Il Castello di Kronborg : il mito di Amleto nei dintorni di Copenaghen
In DANIMARCA/ MONDO

Il Castello di Kronborg : il mito di Amleto nei dintorni di Copenaghen

il castello di kronborg

Il mito di Amleto ha le sue antiche origini nelle storie scandinave diffuse fin dal XIII secolo e probabilmente più antiche. La tragedia di Shakespeare ha reso immortale le sue vicende ambientate in Danimarca : il Castello di Kronborg è il luogo scelto per far rivivere la storia dei protagonisti. Se siete nella capitale danese per qualche giorno vi consiglio questa visita interessante nei dintorni di Copenaghen .

Il Castello di Kronborg : una visita fuori porta da Copenaghen

il castello di kronborg

Il Castello di Kronborg

Quello che viene considerato il capolavoro del drammaturgo inglese, scritto fra il 1600 e il 1602, ha reso indelebile il ruolo di questa fortificazione danese, Kronborg Slot, nel borgo di Helsingør.

Costruito sulla penisola di Selandia nel punto più vicino alla Svezia nello stretto di Øresund, proprio di fronte alla città svedese di Helsigborg, si raggiunge facilmente in treno dalla stazione centrale di Copenaghen in meno di un’ora.

Con un unico biglietto della validità di 24 ore  si possono utilizzare metropolitana (per raggiungere la stazione) e  treni per le destinazioni che si vogliono raggiungere nell’area di Copenaghen.

Il borgo di Helsingør

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Vista di Helsingor

Il borgo del Castello di “Amleto” merita proprio una passeggiata : un tipico villaggio danese con caseggiati bassi costruiti con i tipici mattoncini, una bella chiesa e strade con piccoli negozi; qui si conservano edifici del XVII e XVIII secolo ben restaurati e memoria di un ricco passato legato ai traffici marittimi con la Svezia.

Centro di Helsigor

Municipio di Helsingor

Ma non mancano anche originali e vivaci murales che animano le tranquille vie cittadine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Interessante percorrere la strada che corre lungo la costa dove si attraversano i sobborghi più carini ed eleganti dei dintorni della capitale, dove la cura e l’attenzione dei danesi ben rappresenta lo stile locale, e lascia trasparire la “hygge” degli abitanti.

Ad Helsingør tutto ci ricorda la tragica storia del principe danese : all’esterno della stazione, proprio di fronte all’imbarco del traghetto per la Svezia, ci accolgono le statue di Amleto e Ofelia, realizzate dall’artista danese Rudolph Tegner. Là dove un tempo c’era una spiaggia sulle rive dello stretto dal 1890 è stata realizzata una delle più belle stazioni del paese.

il castello di kronborg

Amleto e Ofelia

Fra i vicoli si trova una moderna “tomba” di Amleto accanto alla bella cattedrale di Skt Olai (S. Olaf) risalente al XIII secolo ma poi rifatta in vari momenti dalla fine del ‘400 alla metà del ‘700.

La tomba di Amleto

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La Cattedrale di Skt Olai

Il suo interno attuale risale al 1559 ed è ricco di dettagli che meritano una visita : la cappella battesimale circondata da una cancellata in legno del 1579, l’altare maggiore e il pulpito. La cattedrale è dedicata al norvegese re vichingo, sant’ Olaf che unificò e cristianizzò la regione. 

Cappella battesimale Skt Olai

Altare Skt Olai

Pulpito Skt Olai

Vicino si trova anche il convento Carmelitano, del 1430, dove si trova la Skt Marie Kirke che purtroppo non abbiamo potuto visitare.

il castello di kronborg

Monastero Carmelitano

Ritornando verso il Castello, in quelli che erano i vecchi cantieri navali si trovano alcune originali statue in bronzo e una bella fontana, oltra ad un centro multifunzionale estremamente moderno, il Kulturværftet, una originale riqualificazione dei docks portuali.

Centro Kulturvaerftet

La prima è dedicata, dal 2014, ai lavoratori dei cantieri navali che per generazioni hanno lavorato in queste strutture ora riconvertite a museo. La seconda è quella delle danzatrici, e tre ballerine del Royal Dancer Ballet furono le modelle per questa creazione.

Mentre ci si avvicina all’ingresso del castello si resta colpiti dalla statua di acciaio inossidabile del sirenetto Han, che dal 2012, si protende verso il mare e ricorda la sirenetta di Copenaghen.

il castello di kronborg

Il sirenetto Han

Potete scegliere di fare questa escursione in autonomia partendo dalla stazione centrale di Copenaghen in direzione Helsingør, oppure approfittare di un tour di un giorno fra Danimarca e Svezia  che permette  di attraversare due paesi e scoprire i due lati del mare. Noi abbiamo sperimentato entrambe le esperienze e non saprei dire quale sia la migliore; dipende dal tempo a disposizione.

Il castello di Kronborg : Amleto rivive nei suoi spazi

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Ingresso del castello

Appena prima di entrare nel castello si può visitare il Museo Marittimo della Danimarca aperto dal 2013 proprio al di sotto delle mura di ingresso.

La fortificazione risale al 1420 quando il re Eric di Pomerania fece costruire il castello di Ørekrog per controllare gli accessi in entrata ed uscita sul Mar Baltico per riscuotere le dovute tasse; queste nel tempo hanno finanziato le numerose ricostruzioni comprese le nuove mura necessarie per renderla più sicura dagli attacchi esterni.

il castello di kronborg

Fortificazione interna

Nei secoli è stato usato a scopo difensivo, come prigione ed infine per scopi militari fino agli inizi del ‘900. Oggi è un luogo di interesse turistico tutelato, dal 2000, come Patrimonio dell’ Umanità Unesco. Considerato uno dei castelli del Nord Europa più interessante qui, d’estate, si svolge un festival dedicato alle opere di Shakespeare nel cortile interno.

Il Castello Kronborg : la visita al suo interno

Secondo ingresso

Si attraversano tre porte e arrivati nel cortile centrale si accede a tutte le principali zone di visita : gli appartamenti reali, la cappella, le cucine e il sotterraneo, mentre un po’ovunque si muovono figuranti dei personaggi di Shakespeare.

il castello di kronborg

Cortile del Castello

Il cortile quadrangolare è dominato dalla torre detta dei “trombettieri” che regala la vista sul borgo di Helsingør e sul mare dello stretto di Øresund.

La visita agli appartamenti reali procede attraverso molti ambienti dove sono ricreate scene di vita tipica dell’epoca; gli ambienti si susseguono ai piani superiori del castello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il castello di kronborg

L’enorme sala da ballo (la Dansesalen) è caratterizzata dai soffitti a cassettoni in legno di abete rosso di Pomerania e da quadri secenteschi. Un figurante interpreta un Amleto un po’ triste ed intrattiene i turisti seduto su un modesto trono.

Il castello di Kronborg

Dansesalen

Dei 42 arazzi che un tempo ornavano la sala da ballo ne restano sette che si trovano nella Lillesal, la sala piccola.

Lillesal

La Cappella, Slotskirken, si raggiunge sempre dal cortile. Gli arredi risalgono al 1582 e la ricchezza dei suoi decori risalta a prima vista : legno intagliato nella galleria e nella tribuna reale, e un altare in marmo ed alabastro.

il castello di kronborg

Le cucine si trovano al piano terra riprendendo il calore e l’ambientazione dei tempi.

Cucine del Castello

Nei sotterranei, le Casematte (Kasematterne) sono corridoi usati come rifugi durante i bombardamenti ma anche come magazzini; qui si trova la statua (del 1907) di Ogier il Danese mitico capo vichingo : la leggenda racconta che sia sempre pronto a ridestarsi per armarsi in difesa della Danimarca.

il castello di kronborg

Statua di Holger Danske

IL Castello di Kronborg :  Amleto e la tragedia di Shakespeare

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La tragica esistenza del tormentato principe danese raccontata da Shakespeare trae spunto dalle vicende mitiche di Amleth raccontate da Saxo Grammaticus, storico danese di epoca medievale che la ambienta a Mors nello Jylland. La tradizione della storia di Amleto appartiene ad una lontana ed antica tradizione scandinava in diverse versioni, conosciuta in Inghilterra anche prima di Shakespeare.

Shakespeare ambienta la sua opera nella mitica Elsinora, capitale della Danimarca, invece che nella sua Inghilterra, per sfuggire alla censura ed approfittarne per fare satira politica senza conseguenze.

Se nella versione originaria il principe Amleth riesce a diventare re, nel dramma inglese la morte del principe Amleto è conseguenza delle ambiguità, incertezze ed ingiustizia della corte danese.

Un eroe sensibile, romantico ma anche pieno di dubbi che resta nell’immaginario collettivo per il famoso monologo “essere o non essere”, e per la parte finale per la presenza del teschio.

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