Nella scoperta di un territorio non ci sono solo bellezze artistiche da visitare; le meraviglie della natura sono una parte integrante. Nelle Marche, oltre a paesaggi ed orizzonti di grande bellezza, non si può assolutamente perdere una visita alle Grotte di Frasassi che offre straordinarie opere create dall’acqua. Vi porto con me alla scoperta di un luogo unico e speciale in Italia da ammirare con stupore e meraviglia.
Visita alle Grotte di Frasassi
L’uomo ha cambiato la faccia della terra, modificato (ahimè) il clima e la natura intorno a noi. Ma quando si ha l’opportunità di andare sotto la superficie terrestre, si scopre che le grotte sono veri capolavori artistici naturali e si viene catapultati indietro nel tempo di molti milioni di anni. Spazi che nono sono opera dell’uomo ma che, una volta scoperte, sono diventate un bene pubblico unico ed irripetibile.
La visita alle Grotte di Frasassi è un must imperdibile se siete in questa zona delle Marche. Nel comune di Genga (provincia di Ancona) che ha origini molto antiche e che racchiude altri bellissimi particolari (come la gola del fiume Sentino, il Tempio del Valadier e la piccola frazione del Borgo di San Vittore) si trovano queste sale stupende che sono state scoperte solo in tempi molto recenti, ed il percorso di visita è articolato in ambienti che sono uno più bello dell’altro.
La prima tappa del nostro itinerario di 7 giorni nelle Marche è stata proprio la visita alle Grotte di Frasassi. Noi siamo arrivati in auto (superstrada Roma- Ancona uscita Genga); si può sostare nel parcheggio gratuito e, dalla biglietteria, la navetta accompagna all’ingresso delle grotte. Il percorso turistico (ce ne sono ovviamente altri più particolari per gli appassionati di speleologia) è di circa un chilometro e dura poco più di un’ora accompagnati delle esperte descrizioni delle guide. In questi mesi di pandemia è ovviamente obbligatorio l’uso della mascherina lungo tutto il percorso che si snoda attraverso una passerella con zone dedicate per fermarsi a scattare fotografie (senza flash ovviamente).
All’interno la temperatura è poco più che autunnale (quindi intorno ai 15 gradi) ed è consigliato avere a disposizione una felpa anche in estate e, almeno per la mia esperienza, scarpe chiuse antiscivolo.
Storia e scoperte delle Grotte di Frasassi
Il complesso delle grotte fu scoperto nel 1947 e dopo decenni di esplorazioni fu aperta al pubblico nel 1974 una parte dei molti chilometri di sale, con una illuminazione adeguata a cogliere le ombre e i dettagli delle opere d’arte realizzate dall’acqua. Nel corso di 190 milioni di anni le rocce calcaree della Gola di Frasasssi hanno subito una vera e propria stratificazione e, dove l’acqua è penetrata, ha disciolto il carbonato di calcio che ha aperto vere e proprie gallerie e non solo piccole fratture.
Ingresso alla scoperta della magia nascosta delle grotte
Si entra attraverso un corridoio artificiale di circa 200 metri; è stato realizzato per evitare di alterare, con la presenza umana, i delicati equilibri dell’umidità all’interno delle grotte. Le imponenti creazioni naturali hanno molte denominazioni affascinanti : nella Grotta Grande del Vento, probabilmente una delle più grandi in Europa, per esempio “I giganti”, stalagmiti maestose, ma anche le “Canne d’Organo” , “La Cascata del Niagara”; ma anche la stalattite “Spada di Damocle”, e nella Sala Barbara un laghetto smeraldo con le sue incredibili sfumature, oltre ad un vero e proprio laghetto dove si specchiano altre splendide opere naurali.
Il percorso turistico purtroppo non esaurisce l’ampiezza delle gallerie ad oggi scoperte (oltre 30 chilometri) ma è un buon condensato della natura nel cuore sotterraneo delle Marche. Per quanto sia necessario mantenersi al passo del gruppo senza distanziarsi dalla guida, provate comunque a isolarvi dentro questi ambienti così grandiosi e spettacolari, dove non si ha la sensazione del tempo che scorre, ma si viene portati davvero indietro nel tempo. L’emozione è unica sia per gli adulti che per i più giovani (se vi trovate in Slovenia per esempio non perdetevi la visita alle Grotte di Postumia).
Le stalagmiti sono formazioni calcaree che crescono dal pavimento delle grotte a seguito del gocciolare dell’acqua che sedimenta negli ambienti carsici il carbonato di calcio (dal greco stalagma = goccia). Le stalattiti sono il fenomeno uguale ma inverso in quanto discendono dal soffitto delle grotte (stalaktos = gocciolante) e quando le due formazioni di incontrano si realizzano delle colonne di particolare bellezza.
Nelle Grotte sono presenti molte forme di vita
In questo ambiente così unico sono presenti anche diverse forme di vita : 67 specie di fauna di cui 15 invertebrati. Una colonia di pipistrelli, una delle comunità europee più numerose; ma anche due specie di invertebrati, e un anfibio del tutto particolare definito Geotritone italico che respira con la pelle e resiste solo in ambienti molto umidi, ed ha occhi molto grandi per vedere anche con poca luce. Nei laghetti delle grotte si trova un raro minuscolo crostaceo presente; così come nei laghi scoperti di recente nelle grotte più profonde sono stati ritrovati anguille fossili che qui trovavano cibo e riparo negli ambienti più bui.
Vi consiglio di prenotare in anticipo per scegliere l’orario di ingresso secondo le vostre esigenze di viaggio.