La capitale del Belgio offre ai visitatori molte opportunità di ammirare molti generi artistici, in grado di appagare tutti i gusti dall’arte antica a quella moderna e contemporanea. Con poco tempo a disposizione fra i tanti musei di Bruxelles da visitare, nel nostro fine settimana prenatalizio, abbiamo fatto una selezione che vi propongo qui.
Musei di Bruxelles da visitare : da Magritte a Bansky
Il centro di attrazione della capitale belga è sicuramente il grande complesso dei Musei Reali delle Belle Arti : sei collezioni fra le più vaste, con 20.000 opere che vanno dal XV secolo ad oggi. Nel corpo principale dell’edificio fra Place Royale e Rue de la Régence nel pieno centro della città, si trovano il Museo Magritte, il Museo di arte antica, il Museo di arte Moderna e il Museo fin de Siècle.
Noi abbiamo scelto di visitare l’ Oldmasters Museum (il museo degli antichi maestri) una pinacoteca di straordinario valore per le opere di maestri fiamminghi ed europei dal 1400 al 1700, e il Museo Magritte, lo spazio espositivo più importante al mondo dedicato a questo straordinario artista belga.
Dopo questa scelta più tradizionale abbiamo deciso di visitare una esposizione completamente diversa, il Museo di Bansky . In una zona un po’ decentrata vicino a Place Sainte Catherine si trova la raccolta dedicata allo street artist più famoso al mondo che merita una sosta.
Oldmasters Museum
Una delle collezioni più belle ed interessanti, con opere dal XV al XVIII secolo, è sicuramente quella del Museo degli Antichi maestri, dove viene rappresentata buona parte della migliore scuola fiamminga fino al Barocco. Quadri e sculture che sono esposte in una struttura molto bella.
Il Museo è stato voluto da Napoleone nel 1801 dopo che con la rivoluzione francese furono requisite molte opere d’arte soprattutto in istituzioni religiose; dal 1830 e poi dal 1913 le donazioni hanno accresciuto l’entità della collezione che oggi arriva a circa 10.000 elementi fra quadri, disegni e statue.
Da Bosch a Cranach, da Bruegel a Rubens a Van Dych : le opere da ammirare sono davvero molte e vale la pena dedicare qualche ora passeggiando fra queste bellezze. Un museo davvero degno di una grande capitale.
Museo Magritte
Il Museo di Magritte era la raccolta che mi interessava di più visitare e, complice una giornata di pioggia scrosciante, è stato davvero il nostro rifugio per buona parte della giornata.
Al riparo dai temporali, ci siamo gustati con la dovuta calma i tre piani di questa esposizione che è la più vasta dedicata all’artista belga con 230 opere lascito generoso; in qualche caso ospita anche opere di proprietà privata.
Posta nel corpo centrale dei Musei Reali delle Belle Arti, il Museo si è evoluto nel corso di oltre 20 anni quando dalla prima sala dedicata a Magritte del 1984, grazie al supporto della fondazione Magritte e entri privati, si è creato un vero e proprio museo che ha aperto al pubblico nel 2009.
L’autore, nato nel 1898 e scomparso nel 1967, fu il maggiore protagonista del surrealismo belga che riunì intorno a sé artisti di varie nazionalità. Il surrealismo, che era nato in Francia nel 1917 come corrente letteraria, si estese rapidamente a tutte le forme artistiche e Magritte realizzò le sue prime opere dal 1926.
“Essere surrealista significa bandire la nozione di déjà vu e cercare il non ancora visto.” Renè Magritte
Gli esordi della sua carriera sono legati all’ambiente pubblicitario, con la creazione di locandine, e al settore commerciale come disegnatore di carta da parati, ma la sua ricerca artistica, dopo l’avvicinamento al cubismo e al futurismo, lo porta alla scoperta di Giorgio De Chirico e così al surrealismo.
Per facilitare l’ingresso consiglio di acquistare in anticipo i biglietti del Museo Magritte scegliendo data e orario di ingresso.
Museo di Bansky
Una collezione permanente che ripropone molti dei più celebri murales dello street artist inglese, la cui identità resta ancora oggi sconosciuta. L’allestimento in questo spazio espositivo (che un tempo era una casa di tessuti) è sufficiente per ripercorrere le tappe più interessanti delle sue creazioni.
In modo coerente con lo spirito delle opere si attraversa un’ampia sala divisa in due su cui si affaccia un soppalco con altre opere compresi quadri.
Il messaggio di questi disegni dal tratto apparentemente semplice è molto diretto ed immediato; dissacrante e di denuncia delle ipocrisie, della violenza che tocca i deboli e gli innocenti con i bambini che rappresentano il mondo che vorremmo.
Non potendo attraversare i tantissimi paesi dove l’autore ha lasciato traccia della sua arte è molto interessante trovare in un luogo così caratteristico una raccolta che arriva fino alle opere più recenti come quella realizzata in Ucraina dopo lo scoppio della guerra del 2022.
Non sareste curiosi anche voi di sapere chi si cela dietro il nome di Bansky, oppure basta sapere che esiste qualcuno che sa rappresentare con grande sensibilità tanti temi difficili e delicati ?
Per chi volesse prenotare in anticipo consiglio di acquistare i biglietti del museo di Bansky.
Altri musei da visitare a Bruxelles
Noi siamo stati costretti a fare una drastica scelta selezionato le collezioni che più ci interessavano. Ma anche qui a Bruxelles, come nella maggior parte delle grandi capitali, ci sono molte collezioni d’arte e non solo e ci si può davvero sbizzarrire.
Il più goloso è senz’altro quello dedicato alla storia del cioccolato, i più interessanti con i bambini il museo di scienze naturali e quello dedicato al fumetto e quello più originale e singolare è quello che espone il Garderobe del MannekenPis , il guardaroba della piccola statua del bambino che fa la pipì, uno dei simboli di Bruxelles.