La Brexit e la pandemia di Covid 19 hanno inciso su tutti gli spostamenti verso il Regno Unito e cambiato il nostro modo di viaggiare. Andare a Londra era, per noi, una bella abitudine ma dobbiamo prendere atto dei cambiamenti in corso : proviamo a seguire le nuove regole per trascorrere qualche giorno o più alla scoperta della Gran Bretagna.
Andare a Londra
Per noi cittadini dell’Unione Europea che ci spostiamo per turismo, come noi, andare a Londra dal 1 ottobre è necessario esibire il passaporto all’ingresso sull’isola inglese.
La sola carta di identità non è più ammessa, e la permanenza a scopi turistici è consentita per un periodo di 6 mesi; al momento non viene richiesto un visto d’ingresso.
Tuttavia è possibile che, nel periodo transitorio, fino al 2024, venga introdotto una autorizzazione di viaggio elettronico (ETA), simile all’ESTA americano, che potrebbe essere riservato ai cittadini europei in viaggio anche per brevi periodi.
Non solo Brexit
Da gennaio 2020 la nostra vita è stata stravolta dalla pandemia e questo ha condizionato gli spostamenti sia brevi che a lungo raggio. Ora quasi alla fine del 2021 molti provvedimenti stanno modificando (per fortuna) le possibilità di viaggio e i confini si riaprono, anche se con gradualità.
Per entrare in Gran Bretagna da paesi non compresi nella lista rossa è necessario compilare nelle 48 precedenti il modulo di localizzazione per il corretto tracciamento dei visitatori.
Per l’ingresso nel paese è necessario essere vaccinati, esibire l’esito negativo di un tampone eseguito nelle 48 ore precedenti l’arrivo e provvedere ad un tampone il secondo giorno dal proprio arrivo; in attesa di questo secondo esito è richiesto l’isolamento fiduciario ed è bene ricordare che ci possono essere diverse situazioni fra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord.
Assicurazione sanitaria
Se nei 10 giorni precedenti si è viaggiato in uno dei paesi compresi nella lista rossa non è permesso l’ingresso nel Regno Unito a meno che non si abbia la cittadinanza britannica.
Nel caso si debba ricorrere a cure mediche è bene avere sempre con sé la propria tessera sanitaria, ma è caldamente consigliato stipulare una assicurazione sanitaria a largo spettro per far fronte con maggiore tranquillità ad eventuali spese aggiuntive.
Rientro in Italia
Per rientrare in Italia è previsto il questionario di localizzazione oltre ad aver effettuato un tampone nelle 48 precedenti insieme al green pass che attesti l’avvenuta vaccinazione; in caso contrario è previsto l’isolamento fiduciario per 5 giorni e l’esecuzione di un tampone con esito negativo.
Maggiori informazioni su Governo UK per ogni aggiornamento e il sito Viaggiare Sicuri del nostro Ministero degli Esteri per ogni ulteriore informazione.