I musei delle scienze hanno un fascino del tutto particolare, e l’errore più comune è ritenere che siano destinati solo a bambini e ragazzi. Al contrario penso che siano interessanti ed utili per tutti, compresi noi adulti che possiamo sempre fare scoperte interessanti. Un esempio particolare è proprio la visita al MUSE di Trento che propone un percorso scientifico molto valido ed ha una valenza architettonica importante per la sua originalità.
Visita al MUSE di Trento
Se siete a Trento per un fine settimana ci sono davvero tante esperienze da fare anche fuori dal periodo natalizio (i suoi mercatini sono famosi e molto frequentati). Tutta la città offre tante opportunità sia attraverso un percorso storico più classico, ma non solo. Infatti, la visita al MUSE di Trento, è una scoperta originale ed innovativa che consiglio non solo con i ragazzi.
Nella nostra breve permanenza in città abbiamo avuto modo di dedicare qualche ora a questa esposizione anche senza nostro figlio e ci siamo ritrovati molto incuriositi dagli ambienti naturali rappresentati e siamo rimasti affascinati anche dalla struttura architettonica.
Il MUSE di Trento : dall’architettura alle scienze naturali
I musei di scienze naturali nel mondo hanno facilmente una collocazione molto tradizionale in ambienti di grande impatto scenografico inseriti in palazzi storici, spesso nel centro delle città. Il Muse di Trento invece, rivoluziona in modo deciso questa visione classica e si presenta come un ambiente innovativo in un quartiere, “Le Albere”, nato su progetto dell’architetto Renzo Piano per avere il più basso impatto ambientale possibile.
Il quartiere si trova alle porte della città ai piedi delle montagne : qui si trovano abitazioni, uffici, negozi e ristoranti, oltre a hotel, biblioteche universitarie e, appunto, il MUSE, ed è completato da viali, parchi e giardini. Nato dalla riqualificazione della azienda Michelin è stato inaugurato nel 2013 e deve il suo nome al vicino Palazzo delle Albere sede di esposizioni temporanee.
Tutte le costruzioni sono caratterizzate dall’utilizzo del legno e delle pietre del luogo, oltre che da grandi vetrate per sfruttare nel miglior modo la luce e godere dello splendido panorama. Pannelli fotovoltaici e strumenti centralizzati di riscaldamento e condizionamento permettono una soluzione eco sostenibile uniforme in tutta l’area.
Noi per primi abbiamo sperimentato l’efficienza del sistema avendo soggiornato in un hotel del quartiere apprezzando la perfetta climatizzazione e il bel panorama delle montagne dalle ampie vetrate.
Visita al MUSE di Trento : gli interni
In questo splendido contesto il MUSE ha un valore speciale e particolare. Non è un museo molto ampio; il percorso espositivo si articola su quattro piani (il quinto è la terrazza panoramica) ed un piano inferiore. Qui viene raccontato l’ambiente naturale del territorio trentino, con molte postazioni interattive (quindi molto utili per i bambini).
La stessa forma del palazzo, con grandi vetrate che illuminano gli interni, ricorda il profilo di una montagna ed i piani sono organizzati senza alcuna chiusura, così da avere una prospettiva “aperta” fin dal piano terra. Molti degli animali sono esposti in sospensione in modo da porli ammirare sia dal basso verso l’alto che dall’alto verso il basso; questa soluzione è molto innovativa ed originale e a noi è piaciuta molto.
Il modo migliore per procedere nella visita è proprio iniziare dall’ultimo piano ed ammirare il bel panorama dalla terrazza del quinto piano (spero che siate fortunati come noi con una bella giornata di sole), per procedere verso i piani inferiori. Si arriva al quarto piano grazie ad un ascensore panoramico.
Il percorso dal quarto piano inizia proprio dal racconto della sommità ghiacciata delle montagne : nella narrazione delle origini, delle scoperte e della natura e degli esseri viventi che si trovano in questo ambiente estremo, compresi gli attrezzi necessari per le scalate, dai più antichi ai più moderni.
Il terzo piano propone esempi della biodiversità alpina : animali e piante rappresentati nei loro ambienti tipici nelle diverse stagioni, dalla più fredda a quella più mite.
Dalla geologia delle Dolomiti al secondo piano (piuttosto complessa e che riassume molti ambienti diversi) si arriva alla vita del Paleolitico del primo piano dove sostenibilità ed innovazione ci permettono di vedere anche nel futuro dei cambiamenti climatici.
Superato il piano terra con la sua area interattiva, nel piano interrato si va all’origina della vita sulla terra dalla sua origine fine alle scoperte odierne sul DNA.
L’ultima esperienza molto interessante è quella di entrare in una serra molto particolare che rappresenta la replica di una foresta montana della Tanzania : un ambiente naturale che raccoglie molte piante specifiche dell’ambiente comprese anche alcune piante alimentari come cacao, pepe, vaniglia, banane e canna da zucchero-
Se volete organizzare in anticipo la vostra visita potete acquistare il biglietto prioritario .