Quanti di noi ricordano il proprio esame di maturità ? Penso tutti : qualcuno come un’esperienza molto impegnativa ma soddisfacente, qualcun’altro come un vero e proprio incubo da superare quanto più rapidamente senza troppi danni. Un momento importante della vita di tutti che segna il vero inizio dell’età adulta, sia per chi continua a studiare sia per chi comincia la ricerca di un lavoro.

Esame di maturità

Quando si vive in prima persona l’esame di maturità lo si affronta con emozione, ansia e trepidazione; oppure, ma sono davvero poche persone dal carattere ideale, con molta tranquillità e senza patemi.

Ma quanto da genitori si rivive questa profonda emozione, attraverso i propri figli, tutto diventa ancora più complicato. La prima prova davvero importante,  che chiude la carriera scolastica superiore e prepara alla vita adulta che si continui a studiare oppure no, è un momento intenso che coinvolge tutti durante tutto l’anno scolastico.

Almeno questo è capitato a noi, che abbiamo sentito da vicino la tensione, l’ansia e l’aspettativa fino ai giorni fatidici delle prove scritte e dell’orale.

Rivivere questa tappa non è facile, anche se l’esperienza della vita ci porta a dire che, poi, tutto si stempera nelle aspettative del futuro che viene dopo e sui risultati che si vogliono raggiungere. Però a 18 anni tutto sembra molto più grande di quello che è, si tende ad ingigantire le difficoltà.

Abbiamo vissuto l’ultimo anno del liceo in attesa dei giorni degli esami, e sono stati mesi lunghi, molto lunghi. Settimane nelle quali abbiamo cercato di capire come sarebbe stato intenso l’ultimo periodo. Spostare vacanze, rinviare impegni, senza essere oppressivi, ma restando sempre vicini, in attesa e presenti.

Un ruolo difficile quello dei genitori spettatori, che possono consigliare e sostenere ma non possono imporre nè sostituirsi al proprio figlio. Poi arriva il momento tanto temuto ed atteso e la tensione si scioglie e si stempera.

Ed allora si può pensare davvero al futuro …