A me viene poco spontaneo pensare all’uso di carta e cartone riciclati per realizzare veri e propri capolavori d’arte. Certo se si parla di arte contemporanea, probabilmente l’abbandono dei mezzi più classici è già più scontato. Se poi tutto questo viene esposto a Lucca, distretto economico d’eccellenza in Italia ed in Europa, per le aziende cartarie, allora forse l’associazione del materiale con il risultato resta più ovvio. Non a caso “Cartasia” è nata nella nostra città nel 2004. Da allora la manifestazione ha raggiunto una qualità notevole ed oggi, con la nuova denominazione “Lucca Biennale “, raccoglie opere d’arte di grande impatto che “invadono” in modo straordinario la città in alcune delle sue piazze ma anche in due location al chiuso molto particolari come il mercato del Carmine, nella omonima piazza, e il Palazzo Ducale di Lucca. Di nuovo turisti nella nostra città alla scoperta delle opere del 2018.
Opere d’arte in carta e cartone a Lucca 2018
Le occasioni per visitare la nostra città sono tante e diverse nel corso dell’anno ( io vi suggerisco cosa fare a Lucca in un fine settimana ). Alcune sono particolarmente affermate : Summer Festival, LuccaComics e, appunto, “Cartasia” oggi Lucca Biennale. Una scelta importante per sottolineare la continuità di un progetto internazionale con la scelta di artisti da tutto il mondo : quest’anno in particolare dalla Cina ( qui si ha traccia nel 105 d.C. di una prima forma di carta). Le cornici dell’esposizione sono davvero suggestive e il significato di ognuna di essa è legata al tema 2018 “il caos e il silenzio”.
Lucca Biennale 2018 : le opere d’arte outdoor
Siamo abituati da diversi anni a queste opere davvero gigantesche che campeggiano nel pieno centro cittadino all’interno del cerchio delle Mura urbane ( in alcuni dei suoi sotterranei sono conservate parte delle opere degli anni passati). Carta e Cartone riutilizzati per una rielaborazione davvero speciale.
Queste opere d’arte di carta e cartone a Lucca qualche tempo fa sono state definite “effimere e sostenibili”, ma secondo me sono tutt’altro che effimere e dal colore uniforme del cartone si passa ai colori accesi di alcune creazioni. Vi faccio fare una passeggiata con me fra le creazioni esposte all’esterno …
Piazza Guidiccioni : dovendo scegliere è la mia preferita. Questa ragazza seduta per terra con la testa fra le gambe, rappresenta tutta la solitudine e la fragilità dell’adolescenza, con le sue pressioni e le sue difficoltà di comunicazione. Si chiude nel suo silenzio ma i frammenti che la compongono danno una rappresentazione grafica alla complessità dell’essere umano. Semplicemente bellissima…
Piazza San Frediano : il Paperman ; l’artista inglese ritrae se stesso ( ha subito l’amputazione di una gamba a seguito di un tumore ) nell’atto di realizzare le sue opere di cartone ( tecnica che insegna anche nelle scuole ). L’atto creativo, caotico ma nello stesso tempo appagante per le proprie aspirazioni, realizza opere capaci di attrarre curiosità ed attenzione nelle città, caotiche per definizione.
Piazza Cittadella : nella piazza dedicata al maestro Giacomo Puccini, un pianoforte non poteva che essere una scelta ideale. Ma un pianoforte spezzato in due da una moneta caduta dall’alto che ferma irrimediabilmente il suono dello strumento musicale. Come dire che, se i soldi mettono a tacere cultura e arte, finisce lo scambio pacifico : il caos della guerra genera il silenzio della morte. Molto singolare.
Palazzo Pretorio in Piazza San Michele : sicuramente la più difficile da fotografare e quella che secondo me ha meno impatto visivo stretta com’è in un angolo a fianco di stand commerciali. Forse un posizionamento infelice. Ma la “Turtle Woman” ( la Donna Tartaruga ) fa riflettere sulle possibili evoluzioni che il caos della nostra vita contemporanea impone per proteggersi nel silenzio della riflessione. L’evoluzione della specie umana ci porterà ad avere nuovi strumenti di difesa?
Piazza San Donato : forse l’opera più difficile da interpretare e che non mi ha entusiasmato ma che gode dello spazio visivo più ampio delle altre. Realizzata dal College di Architetture e Urbanistica di Tongji in Cina ( una delle università più importanti e prestigiose del paese ) richiama tradizionali costruzioni cinesi dove le persone possono riposare. Spazi senza muri a misura delle esigenze di adulti e bambini. Uno spazio chiuso che però si apre all’esterno.
Lucca Biennale 2018 : le opere d’arte indoor a Palazzo Ducale
Nella scenografia spettacolare di Palazzo Ducale sono raggruppate opere d’arte di dimensioni decisamente più contenute, certo adatte agli interni ma bellissime, non solo per l’impatto visivo, ma anche per il significato che esprimono. Non saprei dire quale mi abbia stupito di più : forse tutte. Ve ne lascio una carrellata …
Lucca Biennale 2018 : le opere d’arte indoor Mercato del Carmine
Location più piccola ma con poche opere di dimensioni più grandi. Una in particolare mi ha colpito e mi è sembrata davvero speciale. “Island-006-1” realizzata da un artista coreano si impone per la sua forza anche nel colore rosso acceso.
Altre due opere mi sono piaciute fra quelle raccolte nel Mercato, la rappresentazione degli eventi dell’universo, di un artista indiano
e la bandiera giapponese con la sua scia di rosso sangue che rappresenta il terribile terremoto del 2011 che ha colpito il paese del Sol Levante, evento di cui tutti sembrano essersi dimenticati : caos della distruzione e silenzio su un evento tragico di cui si preferisce non parlare. L’artista tedesca che lo ha realizzato vorrebbe provocare una reazione contro l’oblio.
Posso solo concludere che visitare questa mostra itinerante e di opere davvero particolari è sempre un grande piacere ed un’occasione di apprezzare luoghi splendidi della nostra città.
Per ogni ulteriore informazione fino al 27 settembre a Lucca. Post #incollaborazionecon Lucca Biennale
