Praga, la città magica, va scoperta, se possibile, con calma, assaporando i suoi angoli più suggestivi e particolari. Un itinerario che va apprezzato con lentezza per godersi i quartieri e i punti più belli. Addentrandosi nel centro storico, che ha un fascino unico, lasciandoci alle spalle la piazza principale vi portiamo alla scoperta del quartiere ebraico di Praga.
Quartiere ebraico di Praga
Camminare nella capitale della Repubblica Ceca è una scoperta continua. Il quartiere ebraico di Praga, racconta un’ ulteriore storia che si snoda fra i secoli dal medioevo in avanti, quando la cultura ebraica ha espresso grandi personalità nella matematica, astronomia fino ai grandi scrittori, letterati e filosofi dell’epoca moderna ( Kafka vi dice qualcosa ?).
Il complesso dei monumenti ebraici che si possono visitare è articolato all’interno del quartiere fra sinagoghe, il cimitero, il Municipio e il museo, anche se un’altra sinagoga, la Sinagoga di Gerusalemme, si trova dopo aver superato la Torre delle Polveri.
Quartiere ebraico di Praga : Josefov la Città ebraica
Come ogni grande capitale, anche Praga è il risultato di molte storie, di tante stratificazioni e di molte vicende; e il suo fascino, come quello di altre grandi città, sta anche e, soprattutto, in questo. Trovare tracce del passato e subirne il mistero e cercarne il racconto.
Entrando dalla Parizska, via elegante e ricca di bellissimi negozi, ci si trova ad attraversare le strade dell’antico ghetto, con palazzi austeri ma imponenti, per arrivare di nuovo fino alla Moldava dove si affaccia la piazza dedicata a Jan Palach e il Rudolfinum. Il quartiere ebraico di Praga, subì infatti una profonda ristrutturazione fra la fine dell’800 e i primi del ‘900 con una imponente riqualificazione, che realizzò nuovi ed eleganti palazzi, un moderno assetto con fognature e impianti di acqua potabile.
Qui sorse il centro più antico della Città Ebraica, intorno alla Sinagoga Spagnola, originato dagli insediamenti dei mercanti ebrei che fin da prima dell’anno mille frequentavano i mercati della città. Da qui nei secoli si creò un centro religioso ed amministrativo a cui fu garantita autonomia per molto tempo, e per proteggere gli ebrei da eventuali attacchi, venne concesso loro di chiudere il quartiere con sei porte.
Jeosefov e le sue Sinagoghe
Le leggende che aleggiano intorno alla comunità ne hanno accompagnato la crescita e la realizzazione di alcune della più antiche sinagoghe europee. Abbiamo già parlato di come sia interessante il confronto fra varie religioni nella visita di una città. E qui a Praga, nel quartiere di Josefov ( il nome deriva dal sovrano Giuseppe II che nel 1784 aveva ridotto le discriminazioni razziali contro gli ebrei), questo si sente particolarmente. Nel volgere di poche strade è racchiuso un gruppo di sinagoghe dalle più antiche alle più recenti, che meritano di essere visitate.
La Sinagoga Vecchia-Nuova è oggi la più antica ( la sua origine risale al 1200) sinagoga medievale a due navate. Il suo pavimento è stato costruito alcuni gradini più in basso in segno di rispetto. Qui hanno predicato rabbini di grande prestigio ( compreso il rabbino Loewe a cui si deve il mito del Golem ) e l’essere rimasta separata da altri edifici le ha permesso di restare intatta e sfuggire ad incendi ed attacchi.
Nei pressi della Sinagoga Vecchia-Nuova si trova il Municipio ebraico, originaria sede dell’amministrazione del quartiere, che non è visitabile.
La seconda sinagoga più antica del quartiere ebraico di Praga è la Sinagoga Pinkas, realizzata nel 1535, che ha subito varie ristrutturazioni; in particolare nel 1950 divenne un vero e proprio memoriale delle vittime dell’Olocausto. Nell’atrio sono stati iscritti i nomi di quasi 80.000 ebrei della Repubblica Ceca vittime dei nazisti. Ad ognuno di loro fu restituita la dignità di un nome.
La Sinagoga Maisel fu costruita alla fine del 1500 ed oggi non è più adibita al culto. Dopo essere stata il deposito dei beni sottratti agli ebrei dai nazisti, qui si raccolsero molti reperti del Museo Ebraico ed oggi ospita una mostra permanente.
La Sinagoga Spagnola, così chiamata per le sue decorazioni moresche e arabegianti, è relativamente recente. Fu realizzata alla fine dell’800 su quel che restava della Vecchia Scuola ebraica, la più antica sinagoga del quartiere. Qui si sviluppò lo studio della musica sinagogale. Di particolare pregio il suo organo, ma in generale tutte le decorazioni sono davvero sorprendenti, comprese le vetrate colorate.
La Sinagoga Klausen si affaccia sul vecchio cimitero e fu ricostruita nella forma attuale alla fine del ‘600. E’ l’esempio di sinagoga barocca ricca di stucchi e vetrate colorate.
Il vecchio cimitero ebraico
Confesso che i cimiteri non sono proprio la mia passione. Ma ci sono luoghi che non si possono non visitare. E sicuramente a Praga oltre a quello del castello di Viseyard anche il Vecchio cimitero ebraico di Josefov va sicuramente visitato. Accanto alla Sinagoga Vecchia-Nuova e alla Sinagoga Pinkas si trova l’ingresso di questo cimitero che fu utilizzato dal quattrocento fino al 1787 con circa 12000 tombe.
Il percorso avviene a “senso unico” per mantenere un certo ordine ed evitare l’effetto di massa della mole di turisti che, sopratutto in agosto quanto noi l’abbiamo visitato, è molto elevato. Le tombe più semplici di pietra si avvicendano a quelle più recenti di marmo. E per i defunti di maggior prestigio, dal 1600, è riservata una tomba più prestigiosa.
Non c’è molto da dire. L’emozione silenziosa che prende chiunque si avvicini all’ultima dimora di chi ci ha lasciato, forse qui si fa più forte per lo spazio molto ristretto e l’effetto singolare delle pietre tombali che si accumulano una sull’altra. I soli colori predominanti sono il grigio delle semplici pietre e il verde del prato e degli alberi.
A Praga si possono visitare altri due cimiteri ebraici entrambi a Zizkov .
La Sinagoga di Gerusalemme
Distante dal centro del quartiere ebraico di Praga e superata la Torre delle Polveri, quasi un po’ nascosta dai palazzi di una stradina un po’ stretta di trova questa sinagoga, forse fra le più belle che abbiamo visitato fino ad ora.
La più recente fra tutte quelle di Praga realizzata agli inizi del ‘900, porta il nome della strada in cui fu costruita ( via Jeruzalémskà) e riprende anch’essa uno stile moresco con vetrate colorate e bellissimi lampadari in ferro battuto.
La visita si conclude con il Museo Ebraico che ha custodito fin dalla fine dell’800 molti reperti della storia degli ebrei, e durante la seconda guerra mondiale ha conservato anche beni di proprietà privata, fra quelli requisiti dai nazisti. Ha ripreso la sua regolare attività e oggi espone periodicamente anche opere di arte moderna e contemporanea.
Il mito del Golem
Come ho detto all’inizio di questa passeggiata attraverso i luoghi sacri ebraici di Praga, molti miti e leggende hanno accompagnato la crescita e lo sviluppo di questa vera e propria città nella città. In particolare uno, quello del Golem ha spesso attratto la mia curiosità e mi sembra giusto dare qualche spunto su questo mito che nasce fin dai tempi della Bibbia. Una massa amorfa, fatta di terra ed acqua, che con i secoli diventa una creatura con poteri magici.
Con il rabbino Lowe, dalla fine del ‘500 si diffuse la credenza che egli avesse potuto dare vita a esseri viventi, i Golem appunto, privi di parola, sentimenti e capacità mentali, ma capaci di lavorare senza tregua e in grado di difendere gli ebrei da eventuali soprusi. Quando però uno di questi servitori sfuggito al controllo, divenne aggressivo e distrusse tutto quello che aveva intorno, il rabbino decise di privarli della vita ( contenuto nella parola di Dio ) e nasconderli nella soffitta della sinagoga Vecchia-Nuova dove ancora oggi sarebbe nascosto.
Per informazioni : biglietti cumulativi museo e sinagoghe a Praga