La Toscana non finisce ma di stupire per la varietà dei suoi panorami e le bellezze dei suoi borghi. E spesso anche per le particolarità della loro origine. San Miniato al tedesco, è uno dei borghi più belli della nostra regione, ma sono certa che pochi sanno perché si chiama così. Dopo Barga città “scozzese” per i suoi emigranti in Scozia, ecco una realtà che trae la sua origine da un’insediamento “tedesco” ( ovvero longobardo) che diede vita al primo nucleo di questo bellissimo paesino prima dell’anno 1000, con la realizzazione di un oratorio dedicato a San Miniato. E i legami con la Germania e l’Austria si sono prolungati nel tempo e nei secoli.
San Miniato: da Piazza Dante a Piazza del Seminario
Durante i fine settimana del mese di novembre da qualche anno si tiene a San Miniato la Mostra Mercato del Tartufo Bianco ( tipico di questa zona della Toscana) ed è l’occasione per distribuire, un po’ ovunque nel paese, stand eno-gastronomici con prodotti da tutta l’Italia ( il centro storico, San Miniato Alto si raggiunge solo con le navette da San Miniato Basso, dove si trovano comodi parcheggi).
Il nostro itinerario inizia, grazie ad una visita guidata offerta dalle guide de “La Giunchiglia” proprio da Piazza Dante per dirigersi pian piano, ammirando i panorami delle colline toscane, verso Piazza del Seminario caratterizzata da una forma quasi ovale con il bellissimo Palazzo del Seminario, decorato nel XVIII secolo, e dove si affacciano ancora oggi le porte delle antiche botteghe medievali. Già qui, durante la mostra del tartufo, ci sono stand assai attraenti con tante specialità esposte.

Piazza del Seminario

Palazzo del Seminario porta di una antica bottega
Anche San Miniato borgo “slow” dove passeggiare alla ricerca dei suoi tesori
Grazie a Linda e FIoriana abbiamo svolto una bella e piacevole passeggiata visitando alcuni dei centri museali della città ed ammirato diversi tesori importanti. Da Piazza del Seminario abbiamo proseguito per visitare il Palazzo Comunale con l‘Oratorio del Loretino ( una cappella così denominata per la Madonna Nera di Loreto posta in un bellissimo altare di legno dorato intagliato che risale al 1500 )…

Cappella del Loretino
…e le Sale Comunali davvero bellissime con una serie di affreschi di grande impatto molto simili a quelli del Palazzo Civico di Siena.La più piccola, la Sala delle Sette Virtù e, la più grande, la Sala Consiliare.

Sala delle Sette Virtù

Sala Consiliare
Il Consiglio dei 12, che in epoca medievale governava la cittadina, si riuniva per due mesi nel Palazzo Comunale dove restavano separati dalla vita ordinaria. Oltre agli affreschi anche molti stemmi di famiglie nobiliari abbelliscono le due Sale.
Il Santuario del Santissimo Crocifisso
Proprio di fronte al Palazzo Comunale, si sale la bella scalinata incrociata e ci si trova di fronte il Santuario del Santissimo Crocifisso : tanto spoglio e semplice all’esterno quanto barocco e decorato all’interno. Un crocefisso miracoloso viene conservato gelosamente all’interno dell’altare ed esposto solo nella notte tra l’1 e il 2 novembre. La leggenda narra che fu ritrovato alla fine del 1200 in una cassetta lasciata da due pellegrini che seguivano il cammino della Via Francigena (della quale anche San Miniato è una tappa), e che abbia protetto e salvato la cittadina dall’epidemia della peste.
Forse più semplicemente grazie alle mura, i cittadini in più occasioni hanno evitato il contagio, chiudendo le porte ed isolando la comunità.

Santuario del SS.Crocifisso

Altare Santuario SS.Crocifisso
La torre di Federico II e il Duomo
Come molti borghi della Toscana nati in zone collinari dallo sviluppo di rocche con mura difensive, anche San Miniato Alto è il risultato di un’ampliamento della rocca di cui oggi rimane solo la Torre di Federico II di Svevia ( dove fu rinchiuso fino alla sua morte Pier delle Vigne, cancelliere di Federico II, e ricordato da Dante nella Divina Commedia).

Torre di Federico II di Svevia
Il panorama da qui è notevole e spazia da ogni lato della campagna circostante …
Scendendo da questa, che è la zona più alta del paese, abbiamo proseguito la nostra visita in Piazza del Duomo, alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio. La facciata è davvero particolare con i suoi dettagli in ceramica, che rappresentano le costellazioni dell’Orsa Minore e dell’Orsa Maggiore.

Duomo di San Miniato
Interessante da apprezzare anche la Torre di Matilde, la torre campanaria del Duomo dedicata a Matilde di Canossa che potrebbe essere nata proprio a San Miniato.

Torre di Matilde
Non solo arte e monumenti …anche il tartufo bianco …
Avremmo avuto altri particolari da visitare a San Miniato ma, al termine del nostro pomeriggio in compagnia della nostre due bravissime guide, ci siamo concessi una bella visita fra gli stand che esponevano prelibatezze di ogni tipo e da tutta italia. Dai formaggi ai salumi, dai dolci a vino ed olio, fino al famoso tartufo bianco della zona di San Miniato. Proprio nei boschi che circondano il paese nasce questo fungo ipogeo ( Tuber Magnatum Pico), tanto apprezzato e richiesto.
Da San Miniato si è sviluppato l’amore e la tutela di questo raro prodotto della terra, che ha portato alla costituzione della Associazione dei Tartufai delle colline Sanminiatesi e alla nascita della Associazione Nazionale delle Città del Tartufo. Ed essere “Città dei Sapori” e “Cittàslow”, per la tranquillità che si può godere nelle sue trade e per la varietà dei sui prodotti tipici ( alcuni sono anche presidi Slow Food), la rende una meta sicuramente ideale di una visita piacevole per scoprire un altro borgo splendido di Toscana.
Ringraziamo per questa splendida visita la signora Linda e la signora Floriana dell’associazione “La Giunchiglia” guide autorizzate in tutta la Toscana.
Per ogni informazione, itinerari e dettagli di visite potete consultare il sito La Giunchiglia.