Non è facile parlare di Firenze . Una città che è un museo a cielo aperto, arricchita nei secoli di chiese, musei e palazzi. Già solo passeggiare per le sue strade è un’esperienza talmente suggestiva che nell’800 lo scrittore francese Stendhal descrisse lo smarrimento e lo stordimento davanti a tanta bellezza; una sensazione, definita appunto sindrome di Stendhal, e che può cogliere il visitatore di Firenze. Per noi che abitiamo a Lucca ( poco meno di 80 chilometri) è facile ritagliarsi qualche pomeriggio per visitare luoghi speciali in una città dove non basterebbe una vita per ammirare tutti i suoi tesori. Come per il Museo dell’Opera del Duomo così è stato per la visita al bellissimo Palazzo Medici Riccardi in via Cavour.
Un pomeriggio a Firenze da dedicare alla visita del Il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze è stato proprio questo per noi : la scoperta di un gioiello inaspettato.
Uno scrigno che rivela tesori bellissimi in uno spazio e con una scenografia eccezionale.
Non finisco mai di stupirmi per la ricchezza dei beni artistici che in ogni luogo, in Italia o all’estero, possiamo ammirare.
Ci raccontano da dove veniamo, oltre ad essere la porta per il nostro futuro, ed il luogo e il modo in cui sono esposte genera spesso ancora più emozione