Non è facile parlare di Firenze . Una città che è un museo a cielo aperto, arricchita nei secoli di chiese, musei e palazzi. Già solo passeggiare per le sue strade è un’esperienza talmente suggestiva che nell’800 lo scrittore francese Stendhal descrisse lo smarrimento e lo stordimento davanti a tanta bellezza; una sensazione, definita appunto sindrome di Stendhal, e che può cogliere il visitatore di Firenze. Per noi che abitiamo a Lucca ( poco meno di 80 chilometri) è facile ritagliarsi qualche pomeriggio per visitare luoghi speciali in una città dove non basterebbe una vita per ammirare tutti i suoi tesori. Come per il Museo dell’Opera del Duomo così è stato per la visita al bellissimo Palazzo Medici Riccardi in via Cavour.
Viaggiare permette di scoprire tante bellezze dell’arte e della natura dei luoghi che si visitano, ma anche imparare tante curiosità su prodotti particolari ed artigianali. Così è stato a Marsiglia, che ci ha lasciato molta curiosità di imparare qualcosa di più sulle origini del famoso sapone che prende il nome dalla città ( qui trovi il nostro risultato in proposito ). E così è successo anche a Nimes dove abbiamo scoperto una lunga tradizione nella produzione di tessuti ed in particolare quella del famoso denim, utilizzato per i jeans. Chi non ne possiede un paio, o chi non possiede qualche accessorio o capo di abbigliamento comunque realizzato con questa resistente stoffa blu?
In diverse occasioni abbiamo descritto Palazzi e Ville lucchesi che hanno bellezze architettoniche e tesori artistici di grandissimo valore ( potete leggere di Palazzo Pfanner e delle Ville della Lucchesia ). In occasione della festa dell’8 marzo, anche se con qualche giorno di ritardo, ho avuto l’occasione di visitare Palazzo Mansi a Lucca un altro stupendo esempio della ricchezza dei palazzi nobiliari locali che oggi è sede di un Museo Nazionale.
Grazie a Paola Moschini, una guida bravissima e molto esperta, ho potuto fare una visita davvero speciale : un percorso, attraverso i secoli, nello stile e nella moda femminile, con abiti provenienti da una eccezionale raccolta privata e attraverso l’analisi di bellissimi quadri e affreschi.
Ormai il calendario ci dice che la primavera è arrivata. L’ora legale, almeno per me, è una boccata di ossigeno e regala finalmente giornate più lunghe. I fine settimana e i ponti un po’ più miti possono diventare un’ottima occasione per fare qualche breve viaggio alla scoperta di angoli vicini o un pochino più lontani. Per i viaggi di primavera ho pensato di proporre qualche meta già visitata, ma anche alcune che desideriamo tantissimo vedere o rivedere.
Va bene ve lo dico chiaramente : non ero preparata a tanta emozione. Non ero preparata a veder passare così in fretta questi dieci anni … Avere 18 anni oggi : quando un figlio diventa grande ci sono tanti sentimenti che ti affollano il cuore e pensieri che ti affollano la mente. Quante preoccupazioni viviamo noi genitori durante tutta l’infanzia dei nostri figli. Ma adesso l’adolescenza (possiamo dare qualche consiglio per viaggiare con un adolescente ?) sta per finire e si entra in un mondo nuovo, quello che una volta si chiamava “ingresso in società”, quando l’età adulta inizia formalmente, con tutto il suo carico di responsabilità e insieme di opportunità.
Dove mangiare a Vienna : piatti tipici e non solo, consigli in ordine sparso
Viaggiare non vuole dire solo visitare nuovi luoghi ma anche assaggiare nuovi cibi. Visitare Vienna è stata una delle più belle esperienze che abbiamo mai fatto (vi consiglio il nostro itinerario completo a Vienna ). La bellezza del suo centro storico e dei suoi musei è stata una grandissima scoperta. Anche in questa occasione abbiamo avuto modo di assaggiare molte squisitezze tipiche. Ecco quindi, in ordine sparso, i nostri consigli su dove mangiare a Vienna fra il centro e la zona di Mariahilferstrasse dove abbiamo soggiornato.
Amiamo da sempre la Francia del Sud, che abbiamo visitato spesso fuori stagione; e fra i diversi itinerari uno in particolare è stato davvero un susseguirsi di bellissime scoperte. Cinque giorni all’insegna di passeggiate in piccoli centri, meno frequentati dai turisti, ma deliziosi e pieni di particolari. Nell’ultima tappa abbiamo scoperto cosa vedere a Nimes in 1 giorno, ricca di storia e di tradizioni, che si raggiunge comodamente da Montpellier in auto.







