Cosa vuol dire fare un viaggio : overtourism e cattive abitudini
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Cosa vuol dire fare un viaggio : overtourism e cattive abitudini

cosa vuol dire fare un viaggio

Diciamo chiaramente che il sovraffollamento della città d’arte e delle località turistiche in genere è ormai sotto gli occhi di tutti. Al netto del diritto di tutti di muoversi e avere il piacere di ammirare bellezze artistiche e naturali, il mondo dei viaggi è stato ormai definitivamente rivoluzionato dalle compagnie aeree low cost e dall’offerte last minute che servono ad attrarre anche i più sedentari per la loro convenienza. Ma cosa vuol dire fare un viaggio senza cadere in cattive abitudini ?

Cosa vuol dire fare un viaggio

Una volta si parlava di villeggiatura, una modalità di vacanza stanziale che portava le famiglie a frequentare per diverse settimane una località di mare, di montagna o di campagna soprattutto in estate. Oggi solo pochi fortunati possono farlo e comunque le occasioni di viaggio ormai si sono moltiplicate.

I social fanno la loro parte nell’amplificare la fama e la popolarità di luoghi che anno dopo anno si trovano a subire l’assalto di turisti e visitatori spesso mordi e fuggi.

I tempi dei residenti e quelli dei turisti

Nel suo piccolo anche la nostra splendida Lucca  ha raggiunto una larga fama e dalla fine dell’emergenza covid si è allargato enormemente il numero di visitatori; crocieristi che si fermano poche ore, famiglie che si trattengono più giorni, gruppi che visitano la Toscana in breve tempo. Siamo davvero sicuri che questo sia sostenibile a lungo termine ?

Senza giungere alle proteste che ci sono state a Barcellona, dove gli abitanti hanno manifestato contro l’eccesso di presenze di turisti maleducati ed invadenti, credo che si debba davvero pensare ai cambiamenti nella vita dei residenti.

Il mercato immobiliare stravolto, le attività commerciali cambiate per fare posto quasi esclusivamente a bar e ristoranti, e la perdita di ritmi ed abitudini locali.

Cosa vuol dire fare un viaggio oggi

Cosa vuol dire fare un viaggio, solo spostarsi da un luogo all’altro con qualunque mezzo a disposizione senza cura per l’ambiente, con l’ansia di mettere immaginarie bandierine sulla carta geografica oppure cercare ci conoscere, di visitare luoghi nuovi senza una tabella di marcia forzata ?

Domande a cui è difficile dare risposte e soluzioni univoche; in qualche caso come la splendida  Venezia  si è presa la decisione di mettere un biglietto di ingresso per frenare il turismo mordi e fuggi. Non so se abbia funzionato ma questo tesoro unico e la vita dei suoi abitanti devono in qualche modo essere preservati.

Da un po’ di tempo ho preso l’abitudine di dedicare più tempo nei miei viaggi; cerco di passeggiare senza meta e nei miei itinerari non ho sempre un percorso rigorosamente prestabilito come racconto nei miei post. Non propongo soluzioni preconfezionate e questo vuol dire che qualcosa si perde per strada ma almeno si può cercare di dare una risposta alla domanda : vivrei in questo posto ?

cosa vedere a lerici

Si fa strada l’idea di incentivare il turismo in piccoli borghi  fuori dalle solite rotte proprio per alleggerire il peso delle mete più abusate; in Italia e non solo penso che abbiamo tante opportunità in ogni regione. Pubblicità e presenza sui mezzi di comunicazione / social sarebbero molto utili in tal senso.

Per quanto mi riguarda spero di prendere sempre più coscienza di questa emergenza, e vedere rispettati i luoghi in cui vivo dando rispetto a quelli che visito.

Voi avere la risposta giusta ? Lo spero.

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