Ritorna nella nostra città una mostra con l’allestimento di Vittorio Sgarbi sempre nella sede della ex- Cavallerizza in piazzale Verdi. Antonio Canova e il neoclassicismo a Lucca ci fa fare uno splendido viaggio attraverso opere d’arte immortali.
Antonio Canova e il neoclassicismo a Lucca : mostra 2024
Come per altre occasioni ( Pittori della Luce ) l’organizzazione articola un percorso espositivo molto interessante nelle sale della ex-Cavallerizza proprio a piedi delle Mura.
Grazie al prezioso prestito delle opere di Canova custodite presso il Museo Gypsotheca di Possagno, dove si trova anche la casa natale dell’artista, sono esposti i gessi di alcune delle opere più belle ed importanti dell’autore e, per la prima volta, esposte al pubblico 12 teste di vari personaggi che erano custodite nella Villa Canal alla Gherla in provincia di Treviso.
Le opere e il percorso
La cura e l’attenzione nel creare il prototipo in gesso prima della realizzazione in marmo dell’opera finale rende interessante questa mostra e i confronti con artisti, lucchesi e non, che nello stesso periodo espressero la loro arte in un rinnovato classicismo.
I gessi erano gelosamente custoditi nella bottega dell’artista e non furono mai ceduti proprio per la possibilità di riutilizzo per altre commissioni. Importante il loro recupero e per essere conservati nel Museo di Possagno.
“Le sculture di Canova non sono congelate come nel marmo, ma ancora calde nella vita” Vittorio Sgarbi
Alle pareti molti dipinti di artisti, lucchesi e non, che furono alti esponenti del neoclassicismo in Toscana e non solo e che affermarono il loro stile con opere di indubbio valore.
“La memoria dell’antico si fa mito. È una forte, inarrestabile tensione che rappresenta lo spirito stesso del gusto neoclassico. Il dialogo fra le sculture di Antonio Canova e i dipinti dei pittori lucchesi indica un sentire comune, come vedrete in queste stanze.” Vittorio Sgarbi
Ecco quindi i preziosi gessi che con la loro delicatezza sono accompagnati da opere di Pompeo Batoni, Bernardino Nocchi e Stefano Tofanelli, ma anche Hayez e Goya.
Le splendide tre grazie, Aglaia, Eufosine e Talia che oggi si trovano in Gran Bretagna e l’opera funebre realizzata per la tomba di Maria Cristina d’Austria La Beneficenza, il vecchio e il bambino, ma anche un espressivo autoritratto di Bernardino Nocchi e un ritratto della Principessa Elisa Bonaparte Baciocchi signora di Lucca.
Se volete organizzare in anticipo la vostra visita potete acquistare online i biglietti per la mostra Antonio Canova con audioguida che risulta molto utile per seguire il percorso espositivo.