Le saghe che si sviluppano su più libri e pubblicazioni non sono sempre state la mia passione, ma riconosco che ultimamente ne ho trovate alcune che mi hanno colpito ed interessato. In particolare mi ha molto affascinato la storia della famiglia Florio che avevo imparato a conoscere con il primo romanzo di Stefania Auci.
La storia della famiglia Florio : fra romanzo e biografia
Non credo che sia facile tradurre in romanzo la vita di persone realmente vissute; nella prima “tappa”, I leoni di Sicilia , Stefania Auci introduce gli albori della famiglia che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di molti settori economici e culturali della Sicilia ma non solo. Dalla povera Calabria alla fortuna costruita con dedizione, passione e tenacia.
Il secondo (ed ultimo) capitolo L’inverno dei Leoni ci porta all’epilogo della vicenda umana e produttiva degli ultimi eredi della famiglia che hanno avuto lungimiranza, inventiva e audacia ma anche pigrizia e indolenza fino allo sfacelo di un impero che segna la fine di un’epoca.
E accanto agli uomini le donne, in particolare Donna Franca Florio, che accettano il loro destino pur fra mille contraddizioni ed esasperazioni passionali. Fra lutti familiari e tradimenti coniugali, le sofferenze sono tantissime anche quando la bellezza è al culmine e il fascino indiscusso.
La Bella époque al suo massimo vede i coniugi Ignazio e Franca Florio protagonisti assoluti della vita sociale siciliana ma non solo; accolti nelle corti europee sono al centro di una vorticosa serie di eventi mondani che li portano in tutte le località più chic e alla moda del loro tempo.
Fra la fine dell’800 e l’inizio della prima guerra mondiale il loro mondo è un seguito di magnificenza, prestigio, grandi viaggi ed alta moda; ma anche crescenti difficoltà relazionali fra marito e moglie segnati anche dalla precoce morte di due dei loro bambini.
La grande guerra cambia tutti gli scenari e il tempo che scorre inesorabile li vede allontanarsi e insieme il peggioramento della loro condizione economica colpita anche da provvedimenti del governo che avversano il loro dominio in molti settori industriali e commerciali italiani : dall’industria alimentare a quella dei trasporti.
Questa complessa e articolata vicenda familiare viene raccontata con grande intensità dall’autrice che cerca di riportarci i dettagli di un’epoca densa di ricchezza ma che si conclude con una fine molto amara per i due protagonisti principali, ma anche per molta parte delle famiglie del loro ambiente.
Solo in parte, il fratello di Ignazio, Vincenzo, inventore della mitica Targa Florio riuscì a salvare una porzione del patrimonio ma di fatto morì senza discendenti diretti.
Non solo romanzo : 2 biografie interessanti
Se come me a questo punto sarete curiosi di sapere qualche dettaglio in più della storia di questa epica famiglia forse troverete interessanti due biografie che completano il quadro degli eventi facendo riferimento ai racconti familiari e gli archivi personali. Franca Florio di Anna Pomar prende vita dalla accurata ricerca storica e dalle memorie della figlia della bellissima coppia Floria, Giulia.
Un tratto analogo si trova nelle pagine de L’ultima leonessa scritto da Costanza Afan de Rivera figlia di Giulia Florio, un vero ritratto di famiglia tratto dai ricordi personali raccolti in prima persona da una delle ultime discendenti dirette.
Da scoprire entrambi se questa storia vi ha appassionato.