Settembre per me è un mese utile per riordinare e recuperare : cose, oggetti ma anche idee. Per molti è spesso un mese paragonato a gennaio per iniziare una nuova fase dell’anno. Invece per me è un mese come un altro. Terminate le vacanze più lunghe, è la normale prosecuzione delle mie attività con l’obbiettivo di concludere l’anno con un po’ di tranquillità. Mi riprendo i miei spazi fisici da riordinare e recuperare quelli mentali.
Riordinare e recuperare: la voglia di mettere tutto a posto
Anche se non ho letto il libro di Marie Kondo e non so molto del suo famoso metodo sul riordino (sicuramente molti spunti interessanti si trovano sul suo sito Konmari ) ho sempre avuto un buon istinto per tenere in ordine le mie cose; ma con il tempo, e l’età, non è più così facile e la pigrizia regna spesso sovrana.
Così riordinare e recuperare un po’ di tutto dagli oggetti ai vestiti ai documenti diventa spesso un’opera complicata da fare in alcuni momenti dell’anno ben definiti, spesso proprio nelle prime settimane di settembre.
Come di fa ad essere ordinati ma nello stesso molto pigri ? Francamente non so, e sono sempre in bilico fra i due opposti; confesso che dopo oltre cinque anni nella nuova casa, ho preso coscienza che una catasta immane di documenti di vario genere (dalle bollette alle convocazioni condominiali) era ormai in fragile equilibrio.
Mi sono armata di una bella pila di raccoglitori e cartelle colorate con la loro etichetta per sistemare, dopo una impietosa selezione su tutto quello che non serve più, bollette e documenti vari della nostra vita domestica.
Due pomeriggi di grande impegno che però hanno prodotto una nuova organizzazione per accogliere le tante nuove carte che sicuramente arriveranno nei prossimi mesi, scongiurando la frana imminente.
Anche recuperare è importante
Ma il riordino porta spesso anche al recupero; mi è accaduto con la sistemazione dei vestiti (scopri sempre qualcosa che ti eri scordata di avere) e, al netto di quello che si può donare, a volte si fanno delle piacevoli scoperte visto che i corsi e ricorsi storici della moda permettono di rinverdire accessori e non solo.
C’è una soddisfazione particolare nel vedere tutto a posto e ben ordinato, qualcosa di sottile ed impercettibile che ti fa sentire bene con te stessa. Ti senti circondata da un mondo ben organizzato nel lavoro, ma anche nelle vita privata; e non penso per questo di essere una persona noiosa o priva di fantasia con una esistenza statica o rigida (ma magari è così chissà).
Alla lunga il disordine incontrollato mi irrita e diventa indispensabile mettere a posto vincendo la mia pigrizia. Una la missione ancora da concludere entro il mese : trovare uno scaffale adatto per un minuscolo sgabuzzino dove sfruttare lo spazio in altezza.
In questi veri e propri spazi “vitali” per un appartamento di dimensioni normali quasi nel centro della città, si accumulano sempre tantissime cose diverse : diventa importante averli a disposizione sfruttando al meglio gli spazi, per sistemare una piccola dispensa di detersivi, sistemando piccoli elettrodomestici e impilare sacchetti di varia origine e consistenza da recuperare e riutilizzare.
Riordinare alcuni spazi domestici è importante ma anche recuperare e rimettere a posto idee confuse ed appena abbozzate. Così ho pensato di munirmi di un piccolo quaderno per appunti (ma anche di libri da leggere per trarre utili ispirazioni) per cogliere il momenti : frasi, abbozzi di post, promemoria, liste di cose da fare.
Così nasce questa nuova rubrica de blog : le mie storie. Accanto ai racconti delle vacanze e proposte di viaggi e visite, aggiungo le mie riflessioni sperando che rendano ancora più personale e vivo il mio racconto. E mi auguro che non siano banalità…