La Cattedrale di Siviglia e la Giralda : una visita nel cuore della città

La Spagna non ha mai mancato di sorprenderci e non ha mai deluso le nostre aspettative. Tutte le città che abbiamo visitato ci hanno lasciato una sensazione di meraviglia e bellezza, piene di vivacità e colore. Ognuna ha qualcosa di speciale che le rende uniche, ma un fascino assoluto è quello della capitale dell’Andalusia; ed in particolare la visita alla Cattedrale di Siviglia e la Giralda è il cuore di una permanenza in questa città splendida.

La Cattedrale di Siviglia e la Giralda

Abbiamo trascorso quasi una settimana a Siviglia all’inizio di gennaio del 2020; subito prima che tutto il mondo fosse travolto dalla pandemia, e le nostre vite fossero cambiate per sempre. siamo riusciti a vivere una splendida esperienza alla scoperta di questa città ricca di bellezza, arte e socialità vivace e allegra. Arrivati proprio la sera della vigilia dell’Epifania ci siamo goduti la gioia delle strade affollate per la sfilata dei Re Magi, uno spettacolo pieno di luci e musica favorito da un clima mite nonostante il periodo invernale.

In tutti gli altri giorni della nostra permanenza abbiamo ritrovato sempre questa piacevole atmosfera, non solo per il clima, ma anche per l’accoglienza delle persone che abbiamo incontrato.

Il cuore della città : la Cattedrale di Siviglia e la Giralda

In questa bellissima città dalla storia molto antica dove si sono stratificate tradizioni, architettura e culture diverse nel corso dei secoli, il cuore della scoperta è proprio in Plaza del Triunfo, nell’antico quartiere ebraico Barrio di Santa Cruz, dove si affacciano sia la Cattedrale di Siviglia che il Real Alcázar, i due gioielli più preziosi della città, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1987,  sono anche i più frequentati dai turisti (soprattutto nell’affollato periodo estivo consiglio di acquistare in anticipo il biglietto per la visita e il tour guidato alla Cattedrale di Siviglia).

La Cattedrale, dedicata a Santa Maria della Sede di Siviglia, è un complesso imponente insieme alla sua torre campanaria, la Giralda, che offre una vista impagabile della città. Fu realizzata nel luogo dove sorgeva una grande moschea voluta dai sovrani Almohadi che nel XII secolo presero il controllo della terra Andalusa trasferendo la propria capitale da  Cordoba a Siviglia ; il dominio moresco, che si era diffuso in questa regione spagnola a partire dal 700 d.c., proseguì con alterne vicende fino agli inizi del 1200 quando la riconquista cristiana lasciò ai Mori solo il controllo di Granada (che fu liberata nel 1492 dai “Re Cattolici” Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona).

Consacrata cristiana nel 1248, la grande moschea fu molto trascurata e subì le conseguenze del terremoto del 1356. A partire dal 1401 iniziarono i lavori per la costruzione della terza cattedrale cattolica più grande d’Europa e si conclusero circa un secolo più tardi, ufficialmente nel 1593. La struttura gotica dell’immensa parte centrale si completa con i resti della tradizione moresca, la Giralda e il Patio degli aranci.

Gli interni della Cattedrale

Il perimetro è davvero maestoso : misura 145 x 76 metri diviso in 5 navate con imponenti colonne. I dettagli preziosi sono davvero tantissimi e se ne resta incantati; difficile elencarli tutti senza rischiare di dimenticarne qualcuno. Provo a darvi qualche idea della magnificenza che potrete vedere durante la vostra visita.

L’altare maggiore (Retablo Mayor) è racchiuso da una cancellata nella Capilla Mayor; Santa Maria de la Sede (patrona della Cattedrale) si trova al centro dell’altare ed è sormontata da 44 pannelli dorati realizzati fra il 1482 e il 1564 da scultori spagnoli e fiamminghi. Un vero trionfo di maestria e capacità artigianale.

Un altro bellissimo esempio di artistica lavorazione lignea è il coro della Cattedrale.

La Cappella Reale è un altro punto di attrazione così come l’organo, ma non mancano decorazioni, statue dipinti nelle 25 cappelle che la compongono.

 

 

 

La tomba di Cristoforo Colombo

Ben si adatta alla maestosità del tempio il monumento che ospita le spoglie di Cristoforo Colombo, che, dopo molte perizie, sono tornate  nuovamente a Siviglia nel 1899 dopo la fine della guerra ispano americana e l’abbandono dell’isola di Cuba da parte degli spagnoli.

Una sepoltura davvero senza pace con la salma che è stata spostata nei secoli molte volte. Dopo la sua morte nel 1507 a Vallodolid, la prima sepoltura fu a Siviglia ma la famiglia nel 1537 ne decise il trasferimento nella capitale di Santo Domingo. Qui rimase fino al 1795 quando fu deciso lo spostamento a l’Avana; il ritorno in terra spagnola non ha fugato dubbi sull’identità della salma sivigliana che è stata confermata grazie al test del DNA eseguito nei primi anni 2000 confrontandoli con quelli del fratello di Colombo.

La Giralda

La costruzione del minareto fu completato nel 1198; l’aggiunta della cella campanaria, nel 1568, completò la trasformazione in simbolo della cristianità. Costruita con materiali recuperati da molti edifici più antichi, era considerata la torre più alta (104 m) conosciuta nel medioevo.

Il nome della torre deriva dalla statua che fu realizzata e posta in cima alla cella campanaria nel 1568 che si muoveva in base al vento; il Giraldillo rappresentava la fede, e nel tempo il suo nome si estese a tutto il campanile. Non ci sono scale per salire in cima ma rampe (34)  che al tempo permettevano al muezzin di salire in cima anche con il cavallo. In effetti la salita è comoda e molto facile perché la pendenza è graduale : si arriva alla terrazza delle campane che ha diversi affacci da cui si ha una meravigliosa vista sulla città.

Il Patio de los Naranjos

Un altro elemento della antica moschea che si è mantenuto fino a noi è il tipico patio con le piante di arancio dove i fedeli mussulmani si lavavano mani e piedi nella fontana della piazza prima della preghiera. Un luogo di purificazione che si ritrova in molti luoghi dell’Andalusia : nella Cattedrale di Cordoba ma anche nel Real Alcázar di Siviglia. Una sosta in questo splendido giardino per riposarsi su una delle panchine laterali è un ottimo modo per concludere perfettamente la visita alla Cattedrale di Siviglia.