Le Marche sono state davvero una bellissima scoperta estiva; non avevamo mai visitato questa splendida regione italiana e ne siamo rimasti colpiti ed entusiasti. Dalla nostra base di Porto San Giorgio abbiamo scelto alcune escursioni da poter fare in giornata con distanze ben calibrate. Dopo le meraviglie naturalistiche delle Grotte di Frasassi ci siamo dedicati a cosa visitare a Recanati e dintorni dedicando la nostra attenzione in particolare a Loreto ed al suo bel santuario.
Cosa visitare a Recanati e dintorni
Se parliamo di Recanati ovviamente a tutti vengono in mente la vita e le opere di Giacomo Leopardi che qui è nato ed ha vissuto per una parte della sua vita. Nel borgo è nato anche un altro illustre personaggio : il tenore Beniamino Gigli, di cui si possono visitare la tomba (nel cimitero cittadino) e un museo dedicato all’interno del Teatro Persiani.
Recanati, la città dell’infinito, è davvero molto graziosa e ci ha colpito molto; il fulcro della visita è la casa del poeta (“Ove abitai fanciullo”) con il suo giardino e il parco vicino. Ma ci è piaciuta molto anche la passeggiata attraverso la sua piazza principale, fino ad arrivare al Duomo.
Cosa visitare a Recanati : la casa di Giacomo Leopardi
Busto di Giacomo Leopardi
La cittadina di Recanati è un arroccata sulle colline che si affacciano su una bella campagna e quindi passeggiare per le sue strade alterna salite e discese.
Per la visita alla casa del poeta è preferibile prenotare in modo da organizzare in anticipo la visita ed evitare lunghe code nella piazza antistante non a caso dedicata al Sabato del Villaggio. Purtroppo, all’interno, non è possibile fare foto né filmati.
L’accesso avviene in piccoli gruppi in visite guidate, attraverso le stanze più rappresentative della vita di Leopardi che nacque nel 1798 nel palazzo di famiglia; una famiglia nobile ma che dovette vivere in forti ristrettezze a causa di alcune speculazioni sbagliate da parte del padre, il conte Monaldo.
Il tour guidato
Si attraversa l’immensa biblioteca dove, fin da piccolo, il giovane Leopardi curò la sua formazione e la sua cultura, sostenuto e incentivato dal padre che dedicava molta attenzione alla preparazione dei suoi figli. Lo “studio matto e disperatissimo” iniziato fin dalla età scolare lo portò ad imparare già da piccolo latino e greco oltre a francese, inglese, spagnolo e ebraico.
Dal giardino delle ricordanze (dove si affaccia anche l’ala ancora abitata dagli eredi della famiglia Leopardi) si accede alle stanze private di Giacomo e del fratello Carlo : un salottino, la camera di Carlo e quella di Giacomo. Infine nella parte inferiore del palazzo si trova un piccolo museo dove sono raccolti cimeli personali e reperti storici.
La guida, nel tour di circa 30 minuti, ci conduce con grande trasporto dentro la storia della breve e tormentata vita del più importare poeta dell’800 italiano che morì a Napoli, dove è sepolto, nel 1837.
Recanati fu l’inizio della esistenza del poeta e molte delle sue liriche più famose ed importanti furono ispirate proprio dall’ambiente della giovinezza; pur se precocemente sofferente di gravi problemi di salute che lo afflissero fino alla morte, volle ben presto uscire dal ristretto cerchio familiare e dopo un soggiorno a Roma e un breve rientro a Recanati dal 1825, visse sempre fuori dalla sua città natale fra Milano, Bologna, Pisa Firenze e Napoli.
Nella casa familiare si trovano i libri, i ritratti, alcuni dei suoi scritti, ma in realtà la più gran parte è stata donata e conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli.
Il giardino dell’Infinito
Costeggiando la piazzetta del Sabato del Villaggio, a destra del palazzo si sale al giardino dell’Infinito, sul Monte Tabor. La vista che si allunga sull’orizzonte ispirò la celebre poesia di Leopardi. Oggi l’Orto delle Monastero di Santo Stefano è un bene protetto dal FAI e, grazie a loro, è stato riaperta questa passeggiata piacevole nel ricordo del poeta.
Parco dell’Infinito
Il centro storico di Recanati
Dopo la visita al Palazzo Leopardi, si può tornare verso la via principale per arrivare a Piazza Leopardi, il cuore del borgo con il palazzo comunale (entrambi dell’800) e la Torre del Borgo che risale al ‘500, per concludere, attraverso corso Persiani, alla Cattedrale dedicata a San Flaviano (risale al XIV secolo e poi rifatta nel ‘700). Priva della facciata non ci ha entusiasmato molto, mentre abbiamo trovato delizioso tutto il resto del borgo.
Cosa visitare Recanati e dintorni : Loreto
Descriverei Loreto come un borgo chiuso all’interno delle sue mura il cui centro di attenzione è ovviamente il santuario a cui si accede gratuitamente.
Piazza della Madonna
Il Santuario è una delle mete religiose più frequentate dopo quella di Lourdes, e non è difficile immaginare, in tempi normali, lunghe code per l’ingresso nel tempio della Santa Casa. Al centro della Piazza della Madonna si trova la fontana della Madonna di fattura seicentesca.
Fontana della Madonna
All’ingresso del Santuario si trova la statua di bronzo di Papa Sisto V che dalla metà del ‘500 diede il massimo impulso alla costruzione della chiesa intorno alla Santa Casa.
Papa Sisto V
L’imponente costruzione fu realizzata grazie all’opera di molti grandi artisti dell’epoca; da Vanvitelli per il campanile alla cupola di Giuliano da Sangallo fino al rivestimento marmoreo, bellissimo, della Santa Casa disegnato dal Bramante. Tanto l’esterno quando gli interni sono maestosi
Santa Casa
La tradizione vuole che fin dal 1200 la casa dove visse Gesù dopo il ritorno dall’Egitto sia arrivata nella zona; intorno si è costruito il borgo vero e proprio soprattutto da quando nel 1469 papa Paolo II decise di dare un contributo importante alla Basilica concedendo la prima indulgenza plenaria a chi si recava qui per il pellegrinaggio. Una copia della Santa Casa si trova anche a Lucca con molte similitudini interessanti.
Dettaglio della Santa Casa
Recanati e Loreto : due visite da non perdere assolutamente.
