Regge, castelli e palazzi hanno sempre un gran fascino ovunque ci sia l’occasione di visitarli. Così nei dintorni di Torino si trovano diverse dimore della casa Savoia che meritano una visita; noi abbiamo scelto la Venaria Reale, a pochi chilometri dalla città. Una gita fuori porta che per qualche ora ci riporta ai fasti e alla magia dei tempi passati, ripercorrendo un tratto della storia della nobile famiglia. Una dimora fastosa, che doveva eguagliare la bellezza e la grandezza delle dimore francesi al cui fascino era destinata a paragonarsi.
La Venaria Reale visita nei dintorni di Torino
Nel gruppo delle Residenze Sabaude, tutte riconosciute Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1997, la Venaria Reale è stata trascurata per molti decenni e il suo restauro si è svolto fra 1998 e il 2007. La sua riapertura al pubblico, alla fine del 2007, segna un percorso di grande impegno, fra i più importanti d’Europa, per il recupero di un’area davvero immensa negli interni e nel giardini. Un lavoro che continua ancora oggi nel recupero di alcune zone esterne.
La storia della Venaria Reale in breve
Voluta dal Duca Carlo Emanuele di Savoia nella metà del ‘600, doveva essere una nuova dimora di caccia da aggiungere alle altre residenze fra Torino e la campagna circostante; l’architetto reale Amedeo di Castellamonte realizzò insieme al palazzo ed al giardino un intero borgo che comprendesse la reggia come un insieme armonico. Fu Vittorio Amedeo II, il duca divenuto re, a volere una dimora che rivaleggiasse con la bellezza e lo splendore di Versailles e si imponesse per la preziosità dei suoi decori. Per oltre un secolo i suoi successori continuano la sua opera rendendo la Reggia un prezioso gioiello del barocco.
Purtroppo con l’arrivo di Napoleone il complesso reale fu trasformato in caserma militare e poi, di fatto, abbandonato per oltre duecento anni.
Sale ed arredi
L’accesso della Reggia è proprio al centro del paese e non rende giustizia alla sua imponenza interna.
Il percorso di visita, a seguito delle misure di controllo legate alla pandemia di Covid19, ha un andamento circolare ed obbligato, dal piano terra fino al piano nobile ed alle scuderie reali, per arrivare al giardino che, in una bella giornata di sole, è davvero piacevole da esplorare.
Si attraversano locali maestosi ricchi di stucchi, quadri, statue, arazzi ed arredi ricchi di fascino come si deve ad una reggia.
Il culmine della visita prima di arrivare alle scuderie è ovviamente la sala della Galleria Grande che ben imita la galleria degli specchi proprio a Versilles.
Maestosa e fastosa, ha il suo punto di forza nella perfezione degli archi di stucco che si illuminano con la luce delle finestre.
Le scuderie
Qui la fa da padrone il Bucintoro dei Savoia perfetta riproduzione della omonima imbarcazione veneziana (la galea dei dogi che veniva usata il giorno dell’Ascensione per celebrare lo sposalizio del mare).Fu fatto realizzare a Venezia da Vittorio Amedeo II nei primi del ‘700 come imbarcazione per la navigazione fluviale utilizzate fino all’800 per parate, matrimoni ed altre feste reali.
Un esemplare unico al mondo e perfettamente restaurato. Una imbarcazione riccamente decorata e piena di fascino.
Una piccola collezione di carrozze (deliziosa quella per i piccoli reali) completa la visita alle scuderie prima di visitare la Cappella di Sant’Uberto per poi uscire a visitare il giardino.
Il giardino
Il desiderio di rivaleggiare in grandezza con i parchi francesi, rende questo splendido giardino una passeggiata davvero piacevole. Fra il parco alto e quello basso ancora proseguono i lavori di restauro dei resti di una Fontana d’Ercole e del Tempio di Diana. Ma secondo me la zona più romantica e bella è il giardino delle rose con archi perfettamente allineati dove si trovano panchine per riposarsi.
Come tutti i giardini il colore dei fiori e l’arte della decorazione con le piante completa in modo perfetto una visita reale.
Potete programmare la vostra visita alla Venaria Reale prenotando in anticipo i biglietti d’ ingresso.