Il Museo della Fabbrica di Schindler è sicuramente una delle visite più interessanti che abbiamo fatto negli ultimi tempi. Il suo percorso ricostruisce la vita di Cracovia , le privazioni e i limiti di chi viveva all’interno del ghetto, ma non solo, fino alla liberazione della città da parte delle truppe sovietiche. Una visita che consiglio di fare se siete per qualche giorno nella città polacca.
Il Museo della Fabbrica di Schindler
Il Museo si trova fuori dal centro storico, poco oltre il fiume Vistola e il quartiere ebraico di Kasimirez, in via Lipowa 4. In questo edificio si trovava una fabbrica di pentole smaltate, e poi di proiettili da guerra. La fabbrica esisteva già nel 1937 prima dell’invasione tedesca della Polonia, ma i proprietari ebrei non ebbero molta fortuna.
Quando i nazisti occuparono la città, requisirono anche la fabbrica affidandola in gestione ad una spia nazista, Oskar Schindler che presto prese a cuore la condizione degli ebrei, manodopera gratuita costretta a lavorare nella fabbrica, creando un clima di lavoro e di vita abbastanza sopportabile.
La visita e il percorso
Nel Museo viene ricostruita la vita di Cracovia durante l’occupazione nazista, in un percorso su due piani (oltre al piano terra) che termina con la liberazione da parte delle truppe sovietiche.
Luoghi simbolici per rappresentare la vita prima e dopo l’invasione tedesca della città, con tutte le limitazioni e sofferenze che questo rappresentò soprattutto per gli ebrei costretti a vivere rinchiusi nel ghetto prima di essere definitivamente deportati ( i vicini campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau sono una delle visite più dolorosamente coinvolgenti da fare se siete a Cracovia per qualche giorno).
Il Museo della Fabbrica di Schindler : il film e la storia
L’ingresso del museo è occupato da una caffetteria che raccoglie i cimeli del film di Steven Spielberg, Schindl’s List del 1993, che ha reso famoso il personaggio di Schindler e del suo impegno per salvare almeno le persone costrette a lavorare nella fabbrica sfruttando la sua importante posizione all’interno del partito nazista.
E proprio al piano terra si trovano anche le immagini alcune delle persone (oltre 1000) che lui riuscì a salvare e che gli hanno valso il riconoscimento di “Giusto fra le nazioni” conferito per la sua opera umanitaria.
Il Museo raccoglie solo pochi cimeli della vita di questo personaggio particolare, il suo ufficio con la scrivania e alcuni dei prodotti qui realizzati. Contribuì con grande impegno ad alleviare le condizioni di vita degli ebrei a lui affidati.
Costruì un sotto campo di detenzione sul retro della fabbrica per controllare di persona un trattamento accettabile degli operai ebrei; fu realizzata un’infermeria, venivano distribuiti medicinali e per quanto rigidamente controllati, questa migliore condizione permise loro di salvarsi.
Oskar Schindler
Il percorso si concentra proprio sulle tristi e cupe sequenze della storia di Cracovia durante il nazismo, fra il 1939 e il 1945, e le durissime privazioni della popolazione ebraica. In un crescendo di orrore si passa da momenti di ordinaria vita cittadina e familiare alla violenza delle celle carcerarie.
In alcuni passaggi si può timbrare un “biglietto” con la data dei momenti fondamentali di quegli anni fino al 18 gennaio 1945 con la stella rossa dei sovietici.
Organizzare la visita
Noi siamo stati fortunati perché casualmente l’abbiamo visitata di lunedì quando è previsto l’ingresso gratuito (ma non abbiamo usufruito della guida).
Tuttavia vi consiglio di acquistare i biglietti per la visita guidata in anticipo poiché l’ingresso è scaglionato dalle 10 alle 18 (fra novembre e marzo) e dalle 9 alle 20 (da aprile ad ottobre), e la folla dei visitatori è davvero tanta.
