Per quanto possibile cerchiamo di essere sempre attenti a quanto accade nella nostra città; ed anche se Lucca propone molti itinerari classici, in qualche occasione ci sono eventi o mostre di arte contemporanea molti interessanti. Abbiamo visitato la mostra dedicata a Fortunato Depero che ripercorre i suoi passi dal Futurismo alla pubblicità che ci ha fatto conoscere diverse opere interessanti di questo importante autore di inizio ‘900.
Mostra di Depero Futurismo e pubblicità
In un percorso espositivo su due piani, si attraversano poche sale, ma ben strutturate, dove sono esposte alcune delle opere di Fortunato Depero, da quelle realizzate per l’intervento nella Prima Guerra Mondiale (un vero manifesto interventista), a quelli del periodo in cui ha vissuto a New York e le successive opere pubblicitarie.
Un “itinerario” fra 80 opere, raccolte fra collezioni private, grazie all’archivio Depero di Rovereto; dall’impostazione futurista iniziale, ai progetti pubblicitari che hanno coinvolto diverse aziende, ma soprattutto la “Campari”.
Fortunato Depero è nato nel 1892 a Fondo (Val di Non) nel Trentino ancora sottoposto alla dominazione austro-ungarica, divenne uno dei rappresentanti del primo movimento futurista, diventando presto anche costumista e scenografo. Dagli anni ’20 entra nel mondo pubblicitario collaborando con molte grandi aziende, ma soprattutto la “Campari” per la quale realizza la bottiglia del Campari Soda ancora utilizzata senza etichetta. Le esperienze italiane e straniere (soprattutto negli USA) ne hanno fatto uno degli artisti più innovativi italiani, morto nel 1960.
In una mostra, un’esposizione, sicuramente conta molto la storia che si narra attraverso le opere, ma secondo me anche, e soprattutto, la sensazione che trasmettono. In questo caso, devo dire che oltre ad alcune opere futuriste (decisamente ispirate a Picasso) quelle pubblicitarie, realizzate con varie tecniche sono state quelle che mi sono piaciute di più.
Gondoliere, 1927
Vengono accostate alle opere definitive, anche i progetti e i disegni di ideazione, per dimostrare la costruzione finale delle opere. I progetti comprendono anche la collaborazione con riviste giornalistiche (Vanity Fair e Vogue in America).
Per ogni informazione e dettagli sulla mostra fino al 25 agosto 2019 al Lu.C.C.A.Museo di Arte Contemporanea.
Post #incollaborazionecon Lu.C.C.A.