Impossibile ricondurre in pochi giorni la visita alla nostra capitale. Una città immensa (come lo sono Londra e Parigi), che richiederebbe settimane e probabilmente mesi, per gustarne i dettagli e i particolari speciali. Ma come spesso succede, il tempo, sopratutto durante l’anno scolastico, è tiranno e se si vuole approfittare di ponti invernali o vacanze pasquali, si può pensare un itinerario di base, che risulti interessante per bambini e ragazzi e adatto a scoprire le grandiose vestigia del nostro ricco passato. Ho pensato quindi di condensare le nostre due mini vacanze romane di qualche anno fa, per offrirvi degli spunti su cosa vedere a Roma la prima volta in famiglia.
Cosa vedere a Roma la prima volta
Sfatiamo il mito che i bambini non siano attratti da musei e siti archeologici. All’età giusta e con i giusti stimoli anche queste visite apparentemente noiose, possono diventare un’interessante scoperta di quanto si studia sui libri. Non sono la paladina dei “tour de force museali”, e sono la prima che ha bisogno di alternare momenti di relax e di svago, curiosando fra negozi e grandi magazzini, e soste culturali.
Ma rendendo vive e reali le vicende del passato anche i nostri figli possono sentirsi un po’ novelli esploratori ed acquisire il gusto per le bellezze del mondo antico.
Quale città più di Roma può regalarci questa opportunità ? In effetti è stata una delle prime destinazioni di un viaggio dell’Immacolata perché ci sembrava giusto far scoprire a nostro figlio il simbolo e il centro della vita del suo nuovo paese. Un cittadino italiano alla scoperta della città eterna, cuore della storia e della tradizione millenaria della nostra cultura.
Cosa vedere a Roma la prima volta : alla scoperta della città eterna
Il nostro è stato un itinerario molto classico e tradizionale, per ripercorrere le tappe salienti del centro storico di Roma con i suoi simboli della storia passata e presente, senza dimenticarci di soste ludiche come il mercato di Natale di Piazza Navona (certo la splendida piazza ha un fascino unico grazie alle sue splendide fontane quella dei Quattro Fiumi scolpita da Bernini, la Fontana del Moro e quella di Nettuno, ma per i bambini i banchi di dolci e di giocattoli sono un’ attrattiva senza eguali) e lo store della Disney in via del Corso.
Se, come noi, avrete la fortuna di visitare Roma con un clima ideale, non troppo caldo ma pieno di luce e di sole, ogni bellezza apparirà nella sua veste più bella.
Cosa vedere a Roma la prima volta : il centro storico in poche mosse
Un itinerario storico di Roma, di grande impatto per tutti i ragazzi, non può che iniziare da Piazza Venezia con il suo imponente Altare della Patria, per poi dirigersi verso i Fori Imperiali.
Fondamentale la visita del Colosseo (ovvero l‘Anfiteatro Flavio realizzato nel 72 d.c.) il più importante e grande anfiteatro romano che fa parte delle nuove sette meraviglie del mondo (2007) e patrimonio dell’umanità dell’ Unesco dal 1980.
Una visita di grande impatto, se si pensa a come doveva essere (il nome deriva dal colosso di Nerone che si trovava nelle vicinanze, e che oltre ad ospitare lotte fra gladiatori poteva ospitare anche battaglie navali e poteva essere coperto con un velario in caso di maltempo. Si pensa che potesse ospitare da 50000 a oltre 70000 spettatori.
La fila è consistente quindi vi consiglio di acquistare il biglietto prioritario per visitare anche il Foro Romano poco distante. Sul colle di Roma più importante per la storia romana, il Palatino, si esplorano il foro romano, cioè il centro della vita della roma antica, poi diventato centro del potere imperiale con Augusto e le abitazioni patrizie.
Un pomeriggio alla ricerca dei personaggi storici e delle splendide dimore del nostro passato più antico. Ovviamente non dimenticate di ammirare il Circo Massimo, ai piedi del Palatino, che per quanto oggi appaia un po’ spoglio mantiene sempre il suo innegabile fascino. Qui si svolgevano le corse delle bighe, e poteva ospitare fino a 250.000 spettatori.
Ritornando verso l’Altare della Patria si può salire l’imponente scalinata del Campidoglio e da qui entrare nei Musei Capitolini per scoprire grandi tesori d’arte primo fra tutti la famosa Lupa con Romolo e Remo, simbolo di Roma.
A due passi anche il Teatro di Marcello (che fu voluto da Cesare e poi completato da Augusto) l’unico teatro rimasto di Roma, poi utilizzato come esempio per realizzare il Colosseo, e i resti del Portico di Ottavia. Da qui, se volete procedere sul lungotevere, vi potete affacciare per ammirare l’Isola Tiberina (a due passi si trova anche il quartiere ebraico con il museo e la sinagoga che si possono visitare).
Per concludere la giornata, niente di meglio di una passeggiata di shopping fra Via del Corso (lunghissima strada che si conclude a Piazza Del Popolo), Via Frattina e Via Dei Condotti che, oltre ad essere la via più elegante della città, porta dritti a Piazza di Spagna e alla famosa scalinata di Trinità dei Monti, un’icona immortalata in numerosi film. In mezzo alla folla si stenta ad ammirare la fontana della Barcaccia e la vicina Colonna dell’Immacolata, in piazza Mignanelli.
La Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani
Non si può andare a Roma senza entrare nella Città del Vaticano, e scoprire la Basilica di San Pietro con i Musei e la Cappella Sistina. I controlli di sicurezza sono molto stringenti quindi il consiglio è di arrivare con un certo anticipo e, come noi, di acquistare il biglietto prioritario con tour guidato per apprezzare meglio i dettali delle innumerevoli opere d’arte raccolte in questo luogo unico al mondo.
Raccontare un luogo così denso di bellezza è davvero quasi impossibile. Tanta meraviglia si può solo visitare con i propri occhi.
Il Pantheon e la Fontana di Trevi
Sempre avendo Via del Corso come punto di riferimento, non si può trascurare che da qui si accede ai palazzi del nostro governo (Palazzo Chigi, Palazzo Madama, sede del Senato, e Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati). In piazza Colonna, dove si trova Palazzo Chigi, non perdete di ammirare la famosa Colonna di Marco Aurelio.
Addentrandosi nelle strade più interne si arriva al Pantheon rimasto quasi completamente intatto dalla sua ricostruzione nel 118 d.C., che all’esterno è un tipico tempio ma all’interno è un unico ambiente rotondo con la sua famosa cupola.
In questo tempio romano divenuto chiesa cattolica a partire del VII secolo d.C., si accede gratuitamente e qui sono conservate alcune tombe dei Savoia così come di alcuni artisti italiani come Raffaello.
Dalla parte opposta da via del Tritone si arriva alla meraviglia della Fontana di Trevi, che stupirà per la sua bellezza in uno spazio decisamente angusto e super affollato praticamente ad ogni ora : ma come si può resistere a tanto incanto ?
Risalendo verso il colle del Quirinale si arriva al Palazzo del Quirinale che oggi ospita il nostro Presidente della Repubblica. Dopo essere stata residenza dei Papi a partire dalla fine 1500, complementare a quella del Vaticano (il Quirinale era sede del potere temporale e il Vaticano del potere spirituale del papa), nel 1870 è diventato sede del Re d’Italia ed oggi simbolo dello Stato Italiano.
La visita al Quirinale è sicuramente una delle nostre prossime mete di viaggio.
Dettagli organizzativi
In entrambe le occasioni, abbiamo soggiornato presso l’NH Collection Roma Centro, in Via dei Gracchi nell’elegante quartiere Prati a due passi da San Pietro e con una comoda fermata della metropolitana per raggiungere il centro in poco tempo, che abbiamo usato per spostarci con grande facilità.
Un hotel elegante che rispetta gli standard della catena. Nelle strade del quartiere molti ristoranti e pizzerie adatte a tutti i gusti.
Nel pieno centro di Roma un ristorante enoteca fra i nostri preferiti è l’ Enoteca Taverna Capranica proprio a due passi da Montecitorio. Un locale molto piacevole per mangiare un po’ di tutto compresa la pizza, e gustare ottimo vino con un buon rapporto qualità prezzo : consiglio di prenotare. Un altro posto che consiglio di provare, sempre avendo cura di prenotare, è l’Hostaria da Giggetto al Portico di Ottavia, dove gustare specialità romane come i famosi “carciofi alla giudia”.