Quante volte viaggiando si ha l’occasione di scoprire la storia di oggetti di uso comune? La nostra recente visita nella Francia del Sud ( qui trovate il dettaglio del nostro itinerario di 5 giorni ), ci ha portato nel cuore della città da cui è nata la tradizione de il sapone di Marsiglia.
Il sapone di Marsiglia : la sua storia
Nei mercati di tutta la Provenza si ritrovano, i classici panetti di sapone come i sacchettini di lavanda. Ma il vero cuore di questa importante produzione, che risale a molti secoli fa, è Marsiglia. I negozi che vendono le saponette si trovano un po’ ovunque nella città vecchia e nel cuore commerciale, La Canabiere. Quelli colorati hanno diverse profumazioni che vengono aggiunte, ma si trovano anche nella più tradizionale versione a cubo, di colore più chiaro se per bucato e verde per uso personale.
I saponifici tradizionali sono rimasti pochi, e un po’ ovunque si realizzano abili contraffazioni, ma fino agli inizi del ‘900 non era così.
Il sapone di Marsiglia e la sua antica tradizione
Il sapone di Aleppo
Marsiglia è stato per secoli, il porto principale per i commerci con l’Oriente. Qui è approdata la tradizione dei saponi di Aleppo, in Siria, dove realizzava il sapone con l’olio d’oliva e l’olio di alloro. Questa tradizione artigianale potrebbe essere antica di millenni. Questi saponi di consistenza molto dura furono portati in Europa grazie alle espansioni arabe, ai commerci e ai crociati.
Il sapone di Marsiglia
A Marsiglia già nel XII secolo si realizzava il sapone con l’olio di oliva e la soda, ottenuta con la cenere di una pianta, la salicornia. Le influenze arabe hanno portato alla fusione delle due tradizioni. Alla metà del 1600 a Marsiglia esistevano già sette fabbriche di sapone e la definizione “sapone di Marsiglia” era già affermata tanto che la Real Casa di Luigi XIV, il Re Sole, emise un editto nel 1688 per stabilire l’esatta composizione del “vero” sapone di Marsiglia : alle originali materie prime, olio di oliva e soda o cenere, non dovevano essere aggiunti grassi animali di nessun tipo.
Agli inizi dell’800 le fabbriche erano oltre 60 che divennero oltre 90 nel XX secolo. Nel frattempo la soda si estraeva dall’acqua di mare ed alcuni grassi di origine vegetale come l’olio di cocco, di palma o di sesamo, erano stati aggiunti alla produzione del sapone.
Nel 1906 fu redatta la nuova formula del sapone di Marsiglia : 63% di olio ( anche di palma o copra), 9% di soda e 28% di acqua. Lasciato solidificare per almeno 24 ore, non deve essere esposto al sole e al calore ma conservato in un luogo asciutto.
Purtroppo la fiorente produzione crollò dopo la seconda guerra mondiale, a seguito alla realizzazione di saponi chimici, e da allora i produttori artigianali sono rimasti pochi.
Il sapone di Marsiglia : la sua forma tradizionale
Il sapone di Marsiglia deve avere la forma solida, molto dura e nella forme più grandi deve essere tagliato a pezzi più piccoli. Noi abbiamo scelto proprio questi con il classico marchio ( che viene impresso prima che sia completamente solidificato ) con l’indicazione della percentuale di olio di oliva presente.
Per la difesa di questo prodotto che non è stato ancora riconosciuto come prodotto tutelato dalla denominazione protetta, aprirà nel corso del 2018 un Museo ( il MuSaMa) che racconterà tutta la storia di questa secolare tradizione.
Che ne pensate delle antiche tradizioni artigianali? Vi piacciono ne avete da condividere nei commenti ?
Chiara
20 Febbraio 2018 at 20:57Ho sempre adorato il sapone di Marsiglia con il suo inconfondibile profumo. Tempo fa ho scoperto un mercatino di prodotti francesi e ho fatto un scorta di saponi!
Ilaria Di Lucca
20 Febbraio 2018 at 22:12Anche io ed è stato interessante andare alla scoperta delle origini di questo sapone così antico.
Silvia The Food Traveler
20 Febbraio 2018 at 22:11Non conoscevo la storia del sapone di Marsiglia e non sapevo proprio che avesse qualcosa in comune con quello di Aleppo. Peccato come sempre che questi prodotti belli e buoni stiano scomparendo, ma l’apertura del museo sarà una sicuramente una cosa positiva.
Ilaria Di Lucca
20 Febbraio 2018 at 22:14Si penso che sarà un museo interessante e comunque il sapone vero pare non sia così facile da trovare.
Dani
21 Febbraio 2018 at 11:37Adoro il profumo del sapone di Marsiglia. E la sua storia è molto interessante 😉
Ilaria Di Lucca
21 Febbraio 2018 at 18:51Anche a me piace molto e lo uso quasi sempre. In effetti c’è tanta storia alle spalle!!
marialetizia
21 Febbraio 2018 at 13:04uh che bello questo articolo. molto interessante la storia del sapone di Marsiglia ..io lo adoro!
Ilaria Di Lucca
21 Febbraio 2018 at 18:50Grazie. Mi ha incuriosito sapere come nasce questa tradizione e perché il sapone si chiama proprio così…
Daniela
23 Febbraio 2018 at 9:03Io non amo molto il sapone di Marsiglia, non mi piace tanto l’odore. Però è anche vero che non ho mai provato quello originale. Quello del supermercato forse non è la stessa cosa. Comunque non conoscevo tutta la storia, molto interessante.
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 12:45Anche io non conoscevo la storia e cercare qualche informazione in più mi ha fatto piacere!
Giulia
23 Febbraio 2018 at 9:25Io porto sempre un po’ di sapone di Marsiglia (o comunque la versione “taroccata” :D) in viaggio, è comodo per lavare i panni al volo e ha sempre un buon profumo. Interessante la storia!
Ilaria Di Lucca
23 Febbraio 2018 at 23:11Io non arrivo a tanto però lo uso abitualmente per me a casa !
Federica
23 Febbraio 2018 at 10:02Mi è piaciuto un sacco questo articolo.. sono curiosa di scoprire le varie tradizioni artigianali!
Tra l’altro prediligo sempre saponi fatti a mano e “grezzi”.. 🙂
Ilaria Di Lucca
23 Febbraio 2018 at 23:31Speriamo di realizzare anche solo uno di questi bellissimi viaggi che abbiamo immaginato!!!
Marina
23 Febbraio 2018 at 11:20Che bella storia e sono felice dell’apertura di un museo sul sapone di Marsiglia
Quando siamo stati a Marsiglia nel 2013 abbiamo amatonpasseggiate per le vie della città accompagnati dal buon profumo di sapone che la contraddistingue!!
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 12:47Marsiglia è stupenda e ci ha colto davvero di sorpresa. Sicuramente anche la bellissima giornata ha aiutato parecchio a vedere tutto in una prospettiva migliore …
eleonora
23 Febbraio 2018 at 11:58adoro il sapone di Marsiglia e con questo articolo mi hai fatto anche scoprire le sue origini
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 17:17Sono contenta che sia utile e ogni tanto sapere come sono fatte e cose può essere interessante oltre che utile.
Cassandra - Viaggiando A Testa Alta
23 Febbraio 2018 at 13:54Sono stata a Marsiglia con uno scalo in crociera e mi è piaciuta molto! Sei stata nel buonissimo negozio di biscotti?
K AROUND THE WORLD (@konsuelogennari)
23 Febbraio 2018 at 14:17Credo che le tradizioni artigianali vadano prottette e portate avanti, il sapone di Marsiglia poi è un qualcosa che conosciamo tutti ed è ottimo.
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 17:16Sono d’accordo soprattutto per evitare clamorosi falsi non rispettosi delle originarie materie prime.
Paola
23 Febbraio 2018 at 16:47Secondo me il sapone di Marsiglia è un ottimo prodotto multiuso, insostituibile nei viaggi avventura quando può essere usato sia per lavare noi stesse che i nostri vestiti. In più è ecologico e non irrita le pelli sensibili… io lo adoro e ne porto sempre un pezzo con me nei viaggi zaino in spalla!
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 12:44Ecco come detto non arrivo a tanto e in viaggio francamente non lo porto … però a casa lo uso senz’altro…
Alessia - UnaValigiaDiEmozioni
23 Febbraio 2018 at 18:33Il sapone mi affascina molto. Mi sono informata più volte su come farlo a casa ma non mi sono mai decisa.
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 12:43Francamente non saprei da che parte cominciare per farlo in casa …
Esther
23 Febbraio 2018 at 18:42Ilaria che bello questo articolo !Io mi appassiono più alle tradizioni dell’artigianato e del commercio locale che di una chiesa!
Marsiglia è una meta che ho nella mia mente da tanto tempo ho salvato il tuo post . Grazie ciao
Ilaria Di Lucca
24 Febbraio 2018 at 15:44Si l’abbazia è molto bella anche all’interno. Forse si, hai ragione in qualche spunto Marsiglia ricorda Napoli.
Robi
25 Febbraio 2018 at 20:10Marsiglia nonostante i pregiudizi ci era piaciuta. Davvero un articolo interessante. In alcuni viaggi porto una saponetta sempre con me, comodo e utile!
Ilaria Di Lucca
25 Febbraio 2018 at 21:19Infatti secondo me Marsiglia ha avuto una fama molto negativa ma adesso ci è sembrata molto, molto bella e assai interessante