Quando si parla di viaggi, mi viene naturale pensare che in ogni angolo del nostro pianeta ci sono bellezze inimmaginabili da scoprire ( ovviamente in attesa di poter viaggiare nello spazio e scoprire altri mondi ).
E domani le manifestazioni in Italia e in tutto il monto per l’Earth Day, voluto dalle Nazioni Unite nel 1970 per sensibilizzare alla protezione del nostro ambiente, devono servire a far riflettere su come proteggiamo le risorse naturali.
Non posso e non voglio discettare di argomenti di cui non sono esperta, ma, come qualunque genitore, mi pongo inevitabilmente il problema di che futuro attenda le prossime generazioni, quelle che sono vicine a diventare adulte, come nostro figlio e, a maggior ragione, quelle che muovono appena i loro passi nel mondo, e rifletto se non sia già troppo tardi per evitare conseguenze disastrose.
Proprio il nostro ultimo viaggio in Svizzera, in mezzo a paesaggi incontaminati e imponenti, mi ha fatto riflettere su quanto sia delicato l’equilibrio del mondo in cui viviamo dove le foreste vengono distrutte, le acque inquinate e invase di plastica, gli animali uccisi fino all’estinzione.
Ma anche i nostri gesti quotidiani possono essere importanti : sprecare meno acqua, quando moltissime persone nel mondo non ne hanno a sufficienza o non ne hanno affatto; fare con attenzione la raccolta differenziata della nostra spazzatura; usare meno plastica e quando possibile ricorrere a materiali biodegradabili; cercare prodotti naturali per la cura di se stessi e della propria casa; se possibile usare mezzi pubblici o la bicicletta per muoversi nei nostri percorsi giornalieri.
Può bastare ? Forse no, ma voglio sperare di si, perché non voglio che il pessimismo prenda il sopravvento …
La foto ritrae un bel libro per bambini: “Mappe” di Aleksandra Mizielinska e Daniel Mizielinski (ed. ElectaKids)