Abbiamo finalmente appeso la nostra bacheca dei ricordi e mi sono venute in mente le tante sciocchezze che abbiamo riportato con noi, senza alcuna pretesa di valore se non affettivo.
Un foulard dal Palazzo Reale di Madrid oppure quello di Versailles con i colori amati dalla regina Maria Antonietta.
I piccoli zoccoli di Amsterdam e le stampe di Van Gogh, e le matite del Prado…
Il mondo che vorremmo vedere, penso tutti noi, è talmente vasto e bello che si deve continuare a sognare e desiderare di raggiungere qualunque lido possibile.
Il mio incrollabile ottimismo negli anni mi ha sempre sostenuto a non cedere a nessun tipo di paura.
Mio figlio, da vero millennial, cresciuto nell’era dei voli low cost, fa fatica a capire che nella mia gioventù o in quella del padre, viaggiare in aereo fosse costoso e non così frequente.
Ed ora che il mondo è tanto più a portata di mano con qualunque mezzo, sembra, invece, che molti luoghi si siano allontanati, con mio grande dispiacere.
Come ben evidenzia il sito del nostro Ministero degli Esteri (www.viaggiaresicuri.it) oltre alle situazioni critiche più riconosciute, tante altre si sono aggiunte rendendo molto più incerto il confine fra sicuro e insicuro.
Il mio consiglio sincero e spassionato è di informarsi bene sulle pratiche burocratiche, sulla situazione di sicurezza anche sanitaria (consultare nella propria Usl anche l’ Ambulatorio della medicina del viaggiatore per le vaccinazioni e le profilassi necessarie alla destinazione) dei luoghi che si vogliono visitare.
E se lo si ritiene opportuno, come è capitato anche a noi, registrarsi nella sezione <Dove siamo nel mondo >, sempre della Farnesina, per segnalare la propria presenza, in un determinato paese.
Ma, ovviamente, non fermarsi perchè il mappamondo è sempre li che ci aspetta per la prossima destinazione…
