Cosa portare con sè al rientro da una vacanza oltre al suo ricordo ?
Dipende.
Intanto sicuramente da quanto si vuole spendere e poi da quello che piace.
Io escludo acquisti particolarmente costosi ed impegnativi per un eventuale trasporto in aereo,
ma, alla fine, qualcosa riesco sempre a portarlo con me.
Quando mio figlio era più piccolo, mi ha chiesto cosa potesse collezionare in ogni viaggio.
Decidemmo che una bella tazza e/o un bicchiere con immagini dei luoghi o dei musei, sarebbe stato un simpatico modo di avere una collezione da mostrare agli amici.
Nel tempo ha aggiunto anche altro, qualche civetta o animaletto dell’artigianato locale, matite o penne, il passaporto dell’Expo con i timbri dei paesi di cui abbiamo visitato i padiglioni, ed anche i più scontati magneti da frigorifero.
Io personalmente, in qualche occasione, ho trovato che nelle boutique dei musei ci fossero foulard o sciarpe molto belle e non particolarmente costosi, e in qualche grande magazzino come Liberty o Harrods a Londra, scatole di cioccolatini o di caramelle particolari, e alle Galerie Lafayette un bell’acquarello con veduta di Parigi dipinto sul posto.
Anche se non sono attratta dai negozi più commerciali, che ormai riempiono ogni angolo di qualunque luogo frequentato da turisti, confesso che a volte li ho visitati.
L’importante, comunque, che ognuno di noi scelga qualcosa che abbia un significato e sia piacevole da conservare senza finire presto in cantina o, peggio, nellA spazzatura.