Ci sono eventi che segnano un prima e un dopo, nel bene e nel male; prima ti sembra che certe cose appartengano ad un altro mondo lontano dal tuo e dopo ti accorgi che invece tutto può succedere anche a te. Parlare di eventi terroristici che provocano centinaia e migliaia di morti non è affatto facile né semplice, per chi come me tratta in genere temi più lievi; confrontarsi con eventi di un passato così recente da essere ancora cronaca e fra poco tempo storia, non agevola il distacco necessario soprattutto se quei momenti li hai visti tante volta in diretta tv e poi nei film commemorativi. Andare a New York significa anche visitare il Memoriale 11 settembre (insieme al Museo) dove si ricordano le vittime degli attacchi alle Twin Towers dell’11 settembre 2001.
Memoriale 11 settembre a New York
Quanti si ricordano dove’erano e come hanno appreso di questo evento terribile ? Io si e ricordo bene lo sgomento con cui guardavo, insieme a mio marito, le immagini del disastro assolutamente impensabile : veder crollare su se stessi due bellissimi grattacieli che erano il simbolo della città più all’avanguardia, vissuti e popolati da migliaia di persone era appunto inimmaginabile; e per gli anni a venire è rimasto un esempio di qualcosa che non avremmo mai creduto di vedere, uno schema articolato di attentati terroristici scatenati dal dirottamento di quattro aerei : due contro le Torri Gemelle, uno contro il Pentagono ed un altro caduto in Pennsylvania.
Dopo quasi due decenni cosa è rimasto di quella tragedia che ha portato via con sé la vita di circa 3000 persone in una città che ha saputo reagire ma che, per la nostra percezione, ha una vera e propria ossessione per il controllo e la sicurezza ?
Un vuoto che non è stato colmato anche se l’area del World Trade Center, a Lower Manhattan, è stata già largamente riqualificata, con la ricostruzione della stazione della metropolitana (il nuovo Oculus dell’architetto Calatrava è eccezionale) con un grande centro commerciale e della nuova Fredoom Tower (One World Trade Center) che colpisce per la sua bellezza e che si impone nella skyline di Manhattan.
Memoriale 11 settembre : il luogo della memoria
Inaugurate nel 1973 le due Torri (Nord e Sud) sono state per un po’ di tempo le più alte del mondo e sono diventate quasi subito il simbolo dell’isola di Manhattan, set di molti film e videoclip. Nessun panorama poteva escluderle, semplicemente; ed anch’io, nel mio primo viaggio a New York , sono salita fino alla terrazza panoramica per una foto ricordo.
Oggi, dove esistevano le due torri, (180 Greenwich Street) ci sono due grande “vasche” in marmo scuro di grande impatto scenografico dove sono stati scolpiti i nomi delle vittime dell’attentato.
Per favorire raccoglimento ed isolamento dalla confusione cittadina, le due vasche sono inserite all’interno di un parco di 400 alberi, e al loro interno scorre incessantemente acqua (per questo sono considerate le cascate artificiali più grandi degli USA) : questi due elementi, con le tante panchine sparse all’interno del parco, lo rendono un luogo adatto alla riflessione e al ricordo di un atto brutale che ha causato la scomparsa di migliaia di persone.
Penso che sia importante avvicinarsi a questo luogo senza enfasi, e nel massimo rispetto di quello che rappresenta, apprezzando il fatto che in mezzo ad una città costantemente in movimento, sia stato realizzato un angolo di tranquillità e quasi di silenzio. Nello stesso tempo a due passi la vita continua : ha continuato a scorrere quasi esaltata dalle nuove costruzioni e da quelle che ancora verranno, segno che purtroppo (o per fortuna) la vita va avanti anche senza dimenticare.
Memoriale 11 settembre : il Museo 911
Per completare la visita dell’ex area del World Trade Center, si può entrare (a pagamento) nel museo annesso al memoriale e ricavato nelle fondamenta delle due torri per quel che ne resta. Non ci si può aspettare un museo nel senso stretto della parola, ma più correttamente appunto un memoriale, di quello che erano i due grattacieli abbattuti.
Si attraversa un ingresso quasi anonimo dove in una sala riservata viene proiettato un filmato sull’attentato comprese le testimonianze degli uomini politici USA (prima fra tutti quella del presidente Bush). Per chi non ha visto quelle immagini possono risultare forti e crude, così come la confessione dello sconcerto e dell’incredulità che ha pervaso chi era tenuto a impostare una reazione immediata; ma come detto già prima, l’inimmaginabile era diventato realtà.
Le memorie del Museo 911 : i resti e la riflessione
Il ricordo può essere più forte di tante parole e i resti lasciano ben impresso il senso di tanta devastazione. Volti, macerie, la bandiera persa e ritrovata … un percorso attraverso quello che rimane che non può cancellare dolore e sofferenza, ma può servire da monito per il futuro.
Anche coloro che hanno prestato soccorso sono stati coinvolti e tanti fra vigili del fuoco e agenti di polizia hanno perso la vita in questa tragedia; non stupisce che fra i ricordi importanti ci sia anche un camion dei pompieri.
Quel che resta di un centro del commercio realizzato per un mondo più aperto e grande, oggi è un memoriale ed un monito per un futuro più libero e migliore.
La visita al memoriale è gratuita, mentre per l’accesso al Museo del 911 richiede un biglietto (compreso nei Pass); se volete potete acquistare il biglietto prioritario per il Memoriale, ma va ricordato che i controlli di sicurezza sono comunque obbligatori.