Guardare il "Trono di Spade" con otto anni di ritardo : pregi e difetti per me
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Guardare il “Trono di Spade” con otto anni di ritardo : pregi e difetti per me

So benissimo che, di solito,  in questo blog non si fanno recensioni di film, libri o programmi televisivi. Ma in famiglia siamo molto appassionati di serie tv, e ne vediamo diverse, soprattutto di genere poliziesco. Ci piacciono i film fantasy ma anche apocalittici e sicuramente anche quelli a carattere storico. Nonostante questa abitudine ci eravamo completamente persi il fenomeno tv degli ultimi dieci anni circa, “Game of Thrones” : quindi guardare il “Trono di Spade” con otto anni di ritardo è stata una vera scoperta, con luci ed ombre, pregi e difetti.

Guardare il “Trono di Spade” otto anni dopo

In effetti non abbiamo subito il fascino di questa serie dal successo planetario nei tempi giusti. Avevamo sentito parlare certo anche dei libri, da cui gli episodi sono tratti, ma non avevamo percepito che potesse essere un “prodotto” valido da seguire nel tempo. Col senno di poi forse non abbiamo sbagliato perché avere la possibilità di seguire in tempi rapidi gli oltre 70 episodi ci ha regalato una visione d’insieme senza dover aspettare i tempi di produzione, che forse hanno logorato anche i fan più accaniti.

Guardare il Trono di Spade : pregi e difetti secondo me

Pregi

Non faccio alcuna fatica a capire che la serie (e gli attori) abbiano conquistato milioni di spettatori nel mondo nel corso degli anni. Un’avventura durata quasi dieci anni con uno sforzo enorme in termini di scenografie, costumi, ambientazioni e ricchezza di dettagli non poteva certo passare inosservata. Probabilmente è proprio questo il primo pregio in assoluto. Cast ben costruito, con attori indubbiamente bravi e credibili (prevalentemente inglesi e di provenienza teatrale che meritano di essere ascoltati anche nella versione originale per apprezzarne la dizione), con un giusto approfondimento dei caratteri, e la giusta costruzione delle loro vicende personali.

I gruppi familiari vengono tratteggiati con una certa attenzione, con i limiti e le difficoltà che le dinamiche degli individui mettono in campo : smania di potere, arrivismo, incapacità affettiva oppure grande bontà e senso del dovere. In ogni casata peccati e segreti si svelano con il tempo rivelando la vera natura dei singoli, che in qualche caso hanno la possibilità di redimersi ma anche di restare vittime di se stessi e delle proprie ambizioni.

Il mondo degli umani viene davvero rappresentato con tutte le sue sfaccettature : accanto alla povertà estrema del popolo talvolta costretto alla schiavitù, la ricchezza e lo sfarzo dei ricchi, che non perdono mai occasione per tramare gli uni contro gli altri, sfruttando le umane debolezze, soprattutto legate ai sentimenti. Corvi, bambini usati come messaggeri … se piacciono intrighi e colpi bassi direi che si resta senz’altro soddisfatti-

Crudeltà,efferatezza e violenza forse sono eccessive, ma le scene delle battaglie sono davvero realistiche, come la malvagità dimostrata con coerenza da alcuni personaggi dall’inizio alla fine. Amore e tradimento, cattiveria e bontà, illusioni e realismo : ogni carattere ha la sua “trama” che matura e si evolve nel tempo.

Scenografia ed ambientazione : per quanto girato nella città di Belfast nell’Irlanda del Nord, in un set realizzato appositamente, i panorami naturali e le ambientazioni  in giro per il mondo, dalla Spagna all’Islanda, regalano allo spettatore immagini davvero splendide.

I dettagli sono tanti, forse per restare abbastanza fedeli alla trama dei libri, che sono molto meticolosi nel descrivere luoghi e situazioni. I personaggi si muovono in un tempo medievale, ma in un mondo fantastico che prevede dei e “non morti”, senza una collocazione geografica certa (forse solo la partenza di Arya per scoprire il nuovo mondo ci riporta alle aspettative dei grandi esploratori della fine del medioevo), e con animali fantastici, dai draghi ai metalupi, ed esseri fantastici come i giganti.

Gli effetti speciali sono davvero notevoli. Immagini ricreate digitalmente senza nessuna sbavatura, sono forse la cosa più bella. Creano uno spettacolo nello spettacolo, soprattutto nelle ultime serie quando sono in azione i tre draghi e il re dei morti.

Ultima, ma non in ordine d’importanza, la musica davvero coinvolgente in ogni momento : dalla sigla, di forte impatto, alle scene più rappresentative.

Difetti

I difetti forse sono soltanto due : in alcuni momenti il tempo sembra dilatarsi moltissimo e il racconto è davvero molto lento, forse anche un po’ noioso. Le puntate delle prime serie sono molte di più delle ultime che concentrano il racconto in meno ore di trasmissione.

E forse il difetto più grande : la fine ingloriosa del protagonista principale, Jon Snow che diventa un regicida e deve tornare al punto di partenza della sua esistenza senza che se ne riconoscano i meriti. Per gli appassionati dell’happy end è un po’ dura da mandare giù, visto anche che la vera conclusione della storia non è stata ancora scritta (forse l’autore terminerà i libri nel 2020).

Adesso, almeno per me, è il momento di mettersi a leggere i tanti tomi già pubblicati, per scoprire quanto la serie sia stata fedele oppure no agli scritti dell’autore.

Qualche informazione in più la potete trovare nel   Il Trono di Spade

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