Palermo sorprende e colpisce perché ha quel fascino speciale che hanno le grandi città dalla storia secolare che regalano intense emozioni a chi le visita. Qui si vive e tocca con mano, la bellezza delle tante culture che si sono fuse e che hanno saputo sviluppare tanta ricchezza. Difficile dire cosa possa essere più bello o importante per suggerire cosa vedere a Palermo in 3 giorni : se dare la prevalenza agli itinerari barocchi oppure alla tradizione arabo – normanna; a palazzi, castelli e ville, ma anche ai suoi vivaci mercati. Provo a raccontare il nostro itinerario a piedi, lasciandoci trasportare da emozioni e sensazioni.
Cosa vedere a Palermo in tre giorni
Quant’è banale dire che l’Italia ha un’enorme ricchezza da mostrare e far scoprire ai suoi visitatori. Banalità verissima; dopo la visita ad una Capitale Italiana della Cultura come lo è stata Parma nel 2020, a quella del 2018, Palermo, abbiamo ammirato nuovi tesori e grandi meraviglie. Il capoluogo della Sicilia non ha affatto deluso le nostre aspettative, anzi; siamo rimasti sopraffatti da tanta bellezza, che ne fa davvero una culla della nostra cultura. Grandi civiltà che hanno realizzato strati di grandezza nei secoli; posso dire che ce ne siamo davvero innamorati. Ricca e preziosa, affascinante anche negli angoli più decadenti.
Cosa vedere a Palermo in tre giorni o poco più
In questa occasione non abbiamo seguito un itinerario costruito a tavolino con ferreo ordine, anzi riconosco che siamo arrivati un po’ impreparati ma pronti a farci sorprendere e conquistare. In qualche altra occasione ho detto che non siamo proprio i tipi da bandierine sulla carta geografica, ma visitatori che si lasciano andare alla scoperta di un luogo, anche per una innata pigrizia che talvolta prende il sopravvento. Spero che apprezzerete questa passeggiata per scoprire cosa vedere a Palermo in 3 giorni e poco più, seguendo i nostri passi.
Il lungomare Foro Italico ritrovato
Quando le città si affacciano sul mare, hanno una magia in più da esprimere. A Palermo il Foro Italico è un tratto di lungomare (l’originaria passeggiata alla Marina voluta alla metà del 1500 dal viceré Colonna) e si allunga oltre il porto commerciale e turistico, come un vero e proprio parco a disposizione di chiunque voglia godersi un momento di relax, giocare a pallone sui prati, perfettamente curati, o sedersi su originali panchine di ceramica grandi tanto da potersi stendere a prendere il sole e riposare. Un’ottimo esempio di riqualificazione urbana, ancora in corso, ma già ben impostato.
Se poi volete proprio goderci il mare è d’obbligo una tappa alla bella spiaggia di Mondello, vera oasi di mare dei Palermitani che vale la pena di visitare per una giornata o anche solo per qualche ora.
Di fronte al lungomare il Muro ( o passeggiata) delle Cattive, ( le cattive erano le donne “prigioniere” della loro vedovanza ) una terrazza delle antiche mura, completamente restaurata su cui si affacciano stupendi palazzi del ‘700 come quello Branciforti – Butera. Scendendo dalla scalinata della terrazza ci si trova a Porta Felice da dove è iniziato il nostro itinerario a piedi per il centro storico e i suoi quartieri.
Cosa vedere a Palermo in 3 giorni nel centro storico: la Cattedrale e non solo
Se si risale a piedi da Porta Felice, lungo Corso Vittorio Emanuele ( originariamente detto Càssaro ) e si alza lo sguardo davanti a sé si vede fino a Porta Nuova oltre la quale si trova il Palazzo Reale ( e più oltre Monreale). Lungo questa bella strada si procede, incrociando giardini, palazzi, mercati ( sulla destra prima dei Quattro Canti quello della Vucciria) e, oltre via Maqueda, si arriva alla maestosa Cattedrale dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo.
Una costruzione davvero spettacolare che dal nucleo originario del 590 è stata oggetto di continue modifiche architettoniche e religiose : basilica, moschea e di nuovo chiesa cristiana. L’esterno è imponente : la facciata con i due campanili, ma soprattutto l’entrata laterale, nella splendida piazza con il giardino circondato dalla balaustra con le statue è una vera meraviglia.
L’interno ci è sembrato un po’ deludente perché troppo diverso e “più recente”; tuttavia meritano una visita i gioielli ( fra i quali la corona della regina Costanza d’Aragona ) , la cripta, le tombe imperiali e reali ( qui si trovano, fra le altre, le spoglie della regina Costanza d’Aragona, dell’imperatrice Costanza D’Altavilla e dell’imperatore Federico II), la meridiana d’ottone e la cappella di Santa Rosalia (patrona di Palermo dal 1624 ) con le sue spoglie conservate in una teca d’argento.
I Quattro Canti
L’incrocio che divide Corso Vittorio Emanuele e Via Maqueda, è Piazza Vigliena più comunemente detta Quattro Canti risale al ‘600 con 4 fontane che rappresentano i 4 mandamenti ( Albergheria, Capo, Cala o Castellamare e Kalsa). Ogni vasca è sormontata nell’ordine da una statua che rappresenta una stagione, un sovrano e una delle quattro sante ex patrone di Palermo : Agata,Cristina, Ninfa e Oliva. Ogni “canto” è dominato dallo stemma con l’aquila imperiale. In una visione a 360 gradi si resta abbagliati.
Ad un passo dai Quattro Canti, ecco la rivelazione della Fontana di Piazza Pretoria, così chiamata perché qui si affaccia il Palazzo Comunale ( o Pretorio ) detto anche Palazzo delle Aquile, e la splendida Chiesa di Santa Caterina. Una meta obbligata che vedere e rivedere : non è scontata e da qualunque angolo la si guardi resta uno spettacolo.
Altare della Chiesa di Santa Caterina
Cosa Vedere a Palermo : palazzi, ville e giardini
Oltre ad essere una città di mare, Palermo è verdissima, ricca di giardini dove fermarsi a riposare e se ne incontrano un po’ ovunque. Parchi con piante bellissime e rare, come Villa Giulia (dove si trova anche l’Orto Botanico della città), i Giardini Reali, a cui si accede all’interno del Palazzo dei Normani sede della Regione Sicilia e dove si trova la splendida Capella Palatina. Ma anche, nella zona più “moderna” si trovano il Giardini Inglese, il parco di Villa Trabia e il Parco d’Orleans.
Una visita in particolare ci ha colpito; quella di Villa Malfitano Whitaker dagli interni splendidi (è stata più molte utilizzata per set cinematografici illustri, come il Padrino, e spot pubblicitari anche recentissimi) e dal parco davvero notevole. Ci siamo arrivati in una della soste della linea B del tour con il bus turistico . Un’altra bellissima villa storica da aggiungere alla nostra collezione di visite già fatte.
In ogni angolo di strada si trovano palazzi storici belli e diversi sono quelli accessibili al pubblico. Noi, quasi casualmente, abbiamo potuto visitare, in piazza Bologni, Palazzo Alliata di Villafranca, una storica dimora che risale al ‘500, ma che deve la sua struttura attuale a frequenti lavori di ampliamento e rifacimento a partire dal 600 fino a dopo la fine della seconda guerra mondiale quando dopo i bombardamenti furono fatti importanti interventi. Al fascino dell’abitazione anche la storia della famiglia non è da meno, come molte in terra di Sicilia : consiglio sicuramente una sosta ( contatti e informazioni Palazzo Alliata di Villafranca ).
Cosa vedere a Palermo in tre giorni o poco più : itinerario arabo – normanno in città
Dal 2015 un insieme di siti della città di Palermo sono stati iscritti dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’ Umanità : fanno parte del cosiddetto percorso arabo – normanno ( insieme alla Cattedrale di Cefalù e di Monreale ) fra i più belli, e non a torto.
Il fulcro della visita a Palermo è ovviamente la stupenda Cappella Palatina, all’interno del Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento regionale siciliano ( il resto del complesso si può visitare durante il fine settimana quando i lavori dell’assemblea sono sospesi). La Cappella è uno scrigno prezioso, piccolo ma incantevole, che lascia abbagliati.
Ma se lo splendore della Cappella non ha eguali, tutto il percorso ha qualcosa di speciale. Noi lo abbiamo seguito in buona parte e a Palermo ( oltre che a Cefalù e Monreale ) abbiamo potuto ammirare la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio ( detta della Martorana) e il Palazzo della Zisa, oltre alla Chiesa Capitolare di San Cataldo, che non fa parte del percorso ufficiale ma appartiene allo stesso periodo storico, e si trova proprio di fianco alla Chiesa della Martorana.
Chiese, oratori e fontane
Cosa vedere a Palermo ancora ? Oltre alle opere di epoca arabo-normanna si può scoprire un percorso successivo dal rinascimento al barocco altrettanto ricco e carico di dettagli. Grazie al Circuito del Sacro di Palermo acquistando il primo biglietto a prezzo pieno in una dei luoghi sacri gli altri saranno scontati. Siamo rimasti abbagliati dalla ricchezza dell’Oratorio di Santa Cita ( proprio la nostra lucchese Santa Zita ), come dalla Chiesa di Santa Caterina ( proprio di fronte alla Chiesa della Martorana) e quella di Santa Maria della Catena.
Attraversando il mercato della Vuccìria, ci si trova nella piazza omonima dove domina la Chiesa di San Domenico, definito anche il “Pantheon dei Siciliani ” perché qui, dalla metà dell’800, sull’esempio di Santa Croce a Firenze si è voluto creare un luogo dove celebrare e conservare la memoria dei tanti uomini di scienze, artisti, letterati e uomini politici che hanno tenuto alto l’onore della Sicilia.
Molte le tombe importanti, ma sicuramente quella più toccante è la cappella dove si trova il il giudice Falcone e ai lati due targhe in memoria del caduti nelle stragi Capaci e di Via d’Amelio. Piccolo e raccolto merita una visita anche il chiostro a cui si accede a parte.
La vita e l’allegria dei mercati : Ballarò, Vucciria e il Capo
Non si può pensare a nessuna città senza un mercato, dove la vita delle persone che lo abitano si incrocia ogni giorno. Il mercato è quasi sempre il suo volto più vero ed originale e quelli di Palermo possono solo confermare questa convenzione. Bellissimo vedere dal vivo i venditori che chiamano a raccolta per vendere i loro prodotti. La ricchezza di Ballarò colpisce mentre delude assai quello della Vucciria : molto più interessante e animato quello del Capo. Non potete andare a Palermo senza fare un salto almeno in uno dei tre.
Il Teatro Massimo e il Teatro Politeama
Quando da Via Maqueda si arriva a piazza Verdi che ospita il Teatro Massimo, si entra a pieno titolo nella zona ottocentesca, con il più grande teatro lirico d’Italia. e il terzo in Europa dopo quello di Parigi e di Vienna. Per realizzarlo fra il 1874 e il 1897 furono distrutti 2 conventi, ma la sua imponenza ben rappresenta le aspirazioni di nobili e alto borghesi dell’epoca.
Vi suggerisco di approfittare delle visite guidate che si svolgono durante tutta la giornata ad un costo davvero modesto ( Visite al Teatro Massimo ) per apprezzarne gli interni riccamente decorati, con il suo soffitto che si apre a ventaglio e il palco reale che tuttavia non ha mai ospitato un re italiano.
Poco oltre sulla Via Ruggero Settimo ( che poi diventa Via della Libertà una delle più grandi e larghe di Palermo dove si trovano alcuni dei giardini più belli ) nella piazza omonima si incontra l’altro imponente teatro di Palermo il Politeama Garibaldi inaugurato nel 1874 ancora senza copertura, come teatro popolare e spazio polifunzionale. Nel tempo è stato una arena di pugilato o per spettacoli di circo, un teatro, un cinematografo. Oggi è la sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Anche questo teatro si può visitare durante il giorno.
La Cala : un angolo di mare con il porto turistico
Se dall’Oratorio di Santa Cita ci si dirige verso il porto turistico ci si affaccia sulla Cala. Da vedere anche per un murales di grande effetto dedicato ai due giudici Falcone e Borsellino che sembra una gigantesca foto. Un ricordo toccante.
Cosa abbiamo dimenticato delle nostre passeggiate ? Penso niente. Cosa dobbiamo ancora scoprire? Sicuramente tantissimo e speriamo di tornare presto, perché visitando Palermo si attraversano i secoli della nostra millenaria cultura mediterranea.
Se poi volete anche qualche suggerimento per assaggiare qualche ottimo piatto della cucina di Palermo potete seguire i nostri consigli su dove mangiare a Palermo.