Siamo tornati a riscoprire questa stupenda città che abbiamo visitato in altre occasioni restando sempre colpiti dalla sua raffinatezza ed eleganza. In questa nuova occasione ci siamo concessi un itinerario a due per vivere di nuovo l’atmosfera aggraziata dei suoi luoghi più belli ( del nostro itinerario a Parma e dintorni abbiamo già parlato ) e voglio raccontarvi cosa vedere a Parma in un giorno.
Cosa vedere a Parma in un giorno
In un centro piccolo e raccolto è facile passeggiare e dedicarsi alla visita dei punti più belli della città. In una giornata di bel tempo sicuramente si può anche fare un giro in bicicletta. Ma noi abbiamo preferito camminare con calma, perché le strade accoglienti e tranquille fanno respirare il clima di serenità e lo sguardo si può fermare con calma sugli angoli, tanti, che hanno attirato la nostra attenzione.
Parma patria della musica ( il compositore Giuseppe Verdi è nato a pochi chilometri di distanza e viene celebrato periodicamente con la rappresentazione delle sue opere, e il grande maestro Arturo Toscanini è nato qui nel 1867 ), dell’arte con i suoi grandi pittori ( Correggio e Parmigianino), e della squisita cucina.
Una visita a Parma non può che iniziare da Piazza del Duomo dove la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, e il Battistero dominano la scena.
L’ apparente semplicità delle facciate (romanica quella del Duomo e romanico-gotica quella del Battistero), non prepara alla ricchezza degli interni.
Il portale con i leoni ha sempre attratto la mia attenzione, ma entrando nel Duomo (realizzato fra l’ XI e il XVII secolo) si resta abbagliati : affreschi ovunque, dettagli e dorature splendidi.
Una navata centrale a cui si affiancano le due laterali con cappelle molto decorate ma mai stucchevoli.
L’ altare maggiore è imponente con la cupola affrescata da Antonio Allegri detto il Correggio, che fu uno dei più importanti pittori del Rinascimento e deve il suo soprannome al paese di Correggio (Reggio Emilia), dove nacque nel 1489.
E la cripta si rivela un’altra nicchia di bellezze.
Alla destra del Duomo si trova il campanile alto 63 metri costruito alla fine del 1200; nel 1602 fu iniziata una seconda torre rimasta incompiuta.
Il Battistero, realizzato negli stessi periodi del Duomo in marmo rosso di Verona, è considerato dall’Unesco un sito di grande pregio astronomico perché potrebbe essere considerato una vera e propria meridiana. Con la sua forma ottagonale,non completamente regolare, è uno scrigno di decori bizantini nella cupola e di affreschi successivi. Impossibile descrivere tutti i dettagli, si può solo ammirarli ( con il biglietto di ingresso del Battistero si può visitare anche il Museo Diocesano che si trova sempre in Piazza Duomo).
Parma in un giorno : il complesso della Pilotta
Sulla Strada Garibaldi si affaccia l’imponente complesso della Pilotta, voluto dai duchi Farnese, signori della città, fra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600, come completamento dei Palazzi Ducali. L’origine del nome deriva dal gioco spagnolo della “pelota” che veniva giocato nei suoi cortili interni.
Non fu mai completato e subì anche i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il suo interno è molto interessante perché racchiude diverse strutture : il Museo Archeologico, la Biblioteca Palatina , il Teatro Farnese, il Museo Bodoni e la Galleria Nazionale .
L’ingresso ai piani superiori avviene attraverso un passaggio “a volte” che ricorda un po’ la galleria del Rijskmuseum di Amsterdam. La visita è articolata su due piani e può risultare dispersiva, anche perché, al momento della nostra presenza, la biglietteria ( senza pagamento con carte di credito particolare molto spiacevole) era al secondo piano e il guardaroba dove lasciare zaini e borse ( obbligatorio ) al primo. Oltretutto nei giorni di venerdi e sabato la Biblioteca non è visitale ( e questo è un vero peccato!).
Il Teatro Farnese è una vera bellezza. Già l’ingresso, imponente, precede una visione di grande impatto. Completamente costruito in legno e stucco (fra il 1617 e il 1618), fu voluto per onorare la visita di Cosimo II de’ Medici a Parma, ma in realtà fu inaugurato in occasione del matrimonio di Odoardo Farnese e Margherita de’ Medici. Dopo il 1732 fu completamente abbandonato ( al suo posto era già utilizzato il Palazzo di Riserva), e solo dopo la fine della seconda Guerra Mondiale fu decisa la sua ristrutturazione.
La Galleria Nazionale è sicuramente da visitare; la collezione voluta prima dai duchi di Borbone ( succeduti ai Farnese dal 1731) e poi da Maria Luigia d’Austria è davvero splendida. Un insieme di opere di grande pregio e di autori illustri : da Correggio e Parmigianino, ai primitivi toscani; dalle scuole emiliane, genovesi, fiamminghe e spagnole a quella veneziana con Tiepolo, Canaletto e Tintoretto, ma anche Leonardo da Vinci.
Stanze che davvero riempiono gli occhi e il cuore di meraviglia per l’ampiezza della raccolta, fra le più belle da noi visitate.
La Camera di San Paolo
Una vera chicca che non si può mancare di visitare è la Camera di San Paolo che si trova nel convento benedettino di San Paolo, proprio a fianco del Museo Galuco Lombardi. Vi si accede da un piccolo vialetto alberato.
La Camera faceva parte dell’appartamento della Badessa Giovanna da Piacenza che difese strenuamente il diritto della monache di non essere sottoposte alla regola della clausura. Fece decorare alcuni ambienti del suo appartamento (all’origine forse composto da sei stanze ) dai più importanti pittori dell’epoca : nel 1514 una stanza affrescata da Alessandro Araldi e nel 1519 la cosiddetta “Camera di San Paolo” ,appunto, ad opera del Correggio.
Cosa vedere a Parma in un giorno : il Museo Glauco Lombardi e il Teatro Regio
La Duchessa Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone Bonaparte, fu signora di Parma ( il ducato comprendeva anche Piacenza e Guastalla) dal 1816 al 1847. Soprattutto nei primi anni del suo governo portò molti positivi cambiamenti nella struttura della città, sotto il profilo dell’attenzione ai poveri, la cultura e l’educazione.
Sulla Strada Garibaldi, nel Palazzo della Riserva, si trova il Museo Glauco Lombardi, un museo privato dove sono raccolti una grande quantità di cimeli e ricordi della Duchessa, documenti e segni delle sue passioni ( come il ricamo e la pittura ); una visita molto interessante, per avere uno spaccato della vita di questa signora, potendo attraversare stanze ricche di vestiti, mobili e quadri e molto altro.
E proprio la Duchessa volle la realizzazione del Nuovo Teatro Ducale ( chiamato Teatro Regio nel 1860 ), costruito fra il 1821 e il 1829, e diventato uno dei templi della musica lirica italiana, grazie alle opere del compositore Giuseppe Verdi (e non solo) , al pari della Scala di Milano, del San Carlo di Napoli e della Fenice di Venezia.
Con i suoi 1800 posti, il teatro era originariamente rivestito di seta azzurra ( colore di Maria Luigia ), e aperto anche ai poveri che potevano entrare gratis. Fu infatti uno dei primi teatri italiani a pagamento, di stampo moderno con una cavea che può ospitare 70 orchestrali, uno splendido parco reale e un bellissimo lampadario (gli orari di visita si trovano alla pagina dedicata alle visite al Teatro Regio di Parma ).
La Chiesa della Steccata e Piazza Garibaldi
Scendendo i gradini del Teatro Regio, si attraversa la strada e si trova un’altra chiesa che si deve assolutamente visitare per la sua particolare struttura ( che ricorda molto il Tempio di San Biagio a Montepulciano ) e bellezza : la Chiesa di Santa Maria della Steccata.
Il nome risale allo steccato eretto intorno alla casa, che alla fine del 1400 sorgeva dove ora si trova la chiesa, e che aveva un’immagine miracolosa di San Giovanni Battista. Nel 1521 fu costruita la chiesa che fu realizzata con l’intervento di molti importanti artisti dell’epoca compreso il Parmigianino. L’interno è davvero splendido.
Alla conclusione della Strada Garibaldi, dopo aver attraversato gli eleganti porticati pieni di negozi, si arriva in Piazza Garibaldi, l’altro cuore pulsante di Parma, quello commerciale e della vita sociale. In particolare il Palazzo del Governatore si distingue per la Torre Municipale con le meridiane ( del 1829), e i due Palazzi del Comune e del Podestà che sono accostati l’uni all’altro.
Per fermarsi ad apprezzare la sua bellezza e la singolarità dei suoi palazzi, può essere piacevole sedersi ad un bar per prendere un aperitivo, come abbiamo fatto noi.
Ci dispiace che la pioggia, improvvisa, ci abbia impedito una passeggiata al Parco Ducale, proprio alle spalle della Pilotta, con il suo Palazzo. Un’ottima scusa per tornare quanto prima e completare la nostra visita su cosa vedere a Parma in un giorno.
Parma è : “Città creativa per la Gastronomia Unesco “
Chi non conosce la bontà del Parmigiano Reggiano, del culatello e del prosciutto dolce di Parma ? Per non parlare di anolini e tortelli. Quindi ben si spiega l’importante riconoscimento “Unesco” nel 2015, per l’alta qualità della gastronomia in città e nei suoi dintorni.
Una sosta a Parma non può prescindere dalla degustazione di almeno alcune di queste specialità e noi non ci siamo fatti mancare l’occasione.
Ci siamo fermati in due ottimi ristoranti dove siamo stati accolti con grandissima cortesia e gentilezza, nonostante entrambi fossero piuttosto affollati. A pranzo ci siamo fermati alla “Greppia” in Strada Garibaldi, quasi di fronte alla Pilotta. Qui ci siamo gustati un ottimo tagliare di salumi, un risotto e un piatto di cappelletti ripieni. Per concludere una squisita pera cotta con panna montata ( divisa in due per non attentare troppo alla linea!!!). Tutto eccellente e squisito.
Ma non meno buona la cena al “Le Bistro”, nella centralissima Piazza Garibaldi, dove, dopo l’aperitivo, abbiamo fatto il bis di salumi, e di tortelli di erbette, godendoci il tramonto e le luci della città al calare della sera.
Dettagli organizzativi
Per noi raggiungere Parma è piuttosto facile; data la vicinanza, in meno di due ore si raggiunge in autostrada. In questa occasione abbiamo soggiornato all‘NH Parma per una notte. In una posizione privilegiata, in un nuovissimo complesso architettonico, proprio alle spalle della stazione e a 10 minuti a piedi dal centro storico. L’ospitalità è sempre quella tipica della catena con camere perfettamente organizzate ( unico difetto in questa occasione la difficoltà di regolare l’aria condizionata) e la colazione abbondante e varia. Particolare interessante per chi come noi viaggia in auto: l’hotel ha un parcheggio sotterraneo, che permette di salire alle camere con i bagagli.