Trascorrere una giornata a Volterra, un gioiello della nostra Toscana, e scoprire Palazzo Viti un gioiello particolarmente prezioso che questa bellissima cittadina offre ai suoi visitatori, è stato davvero entusiasmante.
Sapete ormai da tempo che siamo amanti di Ville e dimore storiche (Villa Grabau e Reggia di Versailles tanto per fare qualche esempio). Quindi grazie a questo invito davvero speciale siamo stati ben felici di visitare Palazzo Viti ( www.palazzoviti.it Via dei Sarti 41 ) un gioiello nel cuore di Volterra in un sabato di luglio.
PALAZZO VITI
Il Palazzo risale alla fine del 1500, ma è grazie ad un eclettico commerciante di alabastro Giuseppe Viti ( 1816-1860), che nel 1850 lo acquistò e lo trasformò radicalmente in una dimora sfarzosa ed originale, dove fu ospitato il primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II di Savoia nella sua visita a Volterra. In questa sale sono state girate anche alcune scene del film di Luchino Visconti “Vaghe stelle dell’Orsa” del 1965 con Claudia Cardinale, film vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia.
I viaggiatori del passato hanno avuto la grande opportunità della scoperta di luoghi che pochi potevano visitare e di trarre il meglio da queste meravigliose esperienze, insieme alla possibilità, ormai quasi scomparsa, di portare con sé oggetti originali e di grande valore storico che potevano davvero rendere speciali le loro dimore. E’ questo il caso di Palazzo Viti un gioiello : già l’ingresso, dopo aver attraversato lo scalone riccamente decorato, ci accoglie con una ricca serie di stampe fra le quali il ritratto della principessa alla quale è dedicato il mausoleo del Taj Mahal in India.
Gli arredi e le sale …
Si percepisce la ricchezza e varietà dell’arredo che domina tutte le stanze ( dodici in tutto), una dimora “vissuta” ricca di tesori di altri tempi ma anche di foto di famiglia e raccolte più recenti dei discendenti diretti della famiglia Viti che tutt’ora possiede ed abita il palazzo. Non uno sterile museo ma un vera “casa” calda ed accogliente dove si percepisce l’amore di chi oggi ne cura il mantenimento in ogni dettaglio.
La sala da ballo è sicuramente la stanza che colpisce di più per gli stupendi candelabri di Alabastro realizzati per l’imperatore Massimiliano d’Asburgo (fucilato in Messico) e rimasti nella disponibilità della famiglia. Tanti i dettagli e particolari dagli scacchi cinesi ai lampadari di Murano.
La storia del Visir di Volterra …
Instancabile viaggiatore, Giuseppe Viti trascorse molti anni in Oriente e Sud America ( che gli permisero di ottenere anche il titolo di Emiro e Visir del Nepal per volere di un Rajah Indiano ), in un’epoca nella quale viaggiare non era così agevole e rapido e da queste lunghe missioni, oltre a raggiungere grandi successi commerciali ed economici, ne trasse anche molti “ricordi” rari e particolari che oggi adornano ogni angolo di questa meravigliosa abitazione,
Si passa attraverso una sala da pranzo ricca di quadri sudamericani e il salotto delle battaglie, così denominata per i 13 quadri di battaglie, ma con tantissimi altri dettagli. Si attraversa uno stupendo salotto delle porcellane dove, insieme all’esposizione di porcellane dei servizi di palazzo, domina la collezione dell’attuale proprietario di “tazze da brodo per puerpera”, bellissima ed originale per la sua particolarità e varietà, probabilmente la più completa d’Italia.
La biblioteca con uno stupendo soffitto ( dove sono rappresentati Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso) dove si trova una bellissima lampada in porcellana e uno scrittorio da viaggio in lacca giapponese, il salotto del Brachettone (così definita perché ispirata al pittore Daniele Ricciarelli che ha coperto le nudità della Cappella Sistina ), il salotto rosso ( ricchissima la decorazione murale a “stencil” che caratterizza tutta la casa in sostituzione delle tappezzerie), fino alle stupenda sala del terrazzo, dove sono conservati gli sfarzosi abiti da Visir intessuti d’oro e la raccolta dei ventagli .
La bellissima Camera del Re, decorata in blu savoia in onore del Vittorio Emanuele II Re d’Italia che qui soggiornò nel 1861. Tutto l’arredo è originale dell’epoca, con particolari e dettagli di grande pregio. La visita termina attraverso la Camera Gialla, dove insieme ai molti tesori, è esposta l’uniforme di cameriere segreto di cappa e spada del Papa appartenuta al marchese di Montalvo e la stanza guardaroba con armadi dell’800 decorati.
Siamo rimasti affascinati e colpiti da questa meravigliosa visita e grati all’attuale proprietario che con grande garbo e affabilità ci ha accolti e accompagnati in parte della visita, come un ringraziamento speciale rivolgiamo alla direzione della struttura che ci ha permesso di scoprire Palazzo Viti un gioiello nel gioiello di Volterra, per la sua raffinatezza e ricchezza.
Alcuni particolari di Volterra …
La nostra visita a Palazzo si è conclusa con un’ottimo aperitivo nelle Cantine di Palazzo Viti, un’enoteca – ristorante che ci ha permesso di degustare uno squisito vino locale. Qui abbiano anche pranzato,nella terrazza che permette la vista sul Teatro Romano di Volterra.
Non poteva esserci migliore conclusione di questa mattinata dedicata alla scoperta di Palazzo Viti un gioiello davvero speciale del quale ci siamo davvero innamorati e che consideriamo tappa obbligata per tutti coloro che vogliono visitare la stupenda Volterra
E qui trovate i dettagli del resto del nostro itinerario a Volterra…