Se avete già letto una mia recensione sapete che sono una appassionata lettrice e mi piace spaziare fra generi molti diversi fra loro : dai romanzi “leggeri” ai gialli (italiani e stranieri) ai romanzi storici. Fin da adolescente ho sviluppato una particolare passione per le biografie storiche soprattutto di regine e donne del passato (ma anche di uomini ovviamente) che hanno lasciato un segno nei loro tempi. Tuttavia, fino ad ora, non avevo mai avuto un particolare interesse per racconti dedicati ad un personaggio vivente così presente e conosciuto come Elisabetta II Regina del Regno Unito. Per quanto il fascino della sua illustre antenata è stato, per me, indiscutibile, della attuale sovrana britannica invece non trovavo elementi intriganti; ma mi sbagliavo. In questo post, come sempre a modo mio, provo a mettere a confronto due saggi biografici “italiani ” che ne raccontano la storia con approcci diversi e per questo, a mio parere, entrambi molto interessanti.
Elisabetta II Regina del Regno Unito
Amo la capitale britannica da tantissimo tempo e non mi stanco mai di tornare, quando possibile, per scoprire nuovi angoli o fare visite che ancora mi mancano. La nostra prima visita familiare a Londra è stata alla vigilia delle Giochi Olimpici del 2012 per la cui inaugurazione la sovrana inglese rivelò uno spiccato senso dell’umorismo facendosi paracadutare (per finta ovviamente) con James Bond (in quell’occasione Daniel Craig) : nessuna poteva sostituirla e solo lei poteva interpretare se stessa.
Nell’assistere alla cerimonia di apertura dei giochi appena rientrati da Londra ho trovato questo particolare molto simpatico, e mi è rimasto impresso pur se avevo sempre sottovalutato l’impatto e il valore di questa signora “regina da sempre” vestita in modo sgargiante e brillante di bellissimi gioielli.
E se pure ho assistito al cambio della guardia, non mi è mai venuto in mente di visitare la sua casa, Buckingham Palace (ma mi riservo di farlo la prossima occasione se sarà aperta al pubblico), mentre abbiamo approfittato di una visita breve di 3 giorni a Londra per scoprire la bellezza di Kensington Palace dove è nata la trisavola di Elisabetta II la regina Vittoria.
Parto da questo ricordo non tanto per ripercorrere la vita della Regina Elisabetta II, che preferisco scopriate in tutti i dettagli attraverso i due libri che vi propongo; quanto piuttosto per segnalare che forse ognuno di noi ha un ricordo particolare della sovrana britannica.
Se anche avete visto le quattro stagioni delle serie “The Crown” (una fiction ben fatta e realizzata con bravi attori) penso che i dettagli e le sfumature della personalità si colgano meglio con la parola scritta, soprattutto perché insieme alla storia di Elisabetta II e della sua famiglia l’inquadramento storico dei decenni nelle sue evoluzioni è ben più importante.
Se siete alla ricerca di pettegolezzi e gossip di basso profilo, questi libri non sono per voi; in entrambi non si perde mai di vista la verità storica analizzando con serietà e rispetto anche gli eventi più difficili e talvolta tragici.
“Elisabetta. Per sempre regina” di Antonio Caprarica
Il primo libro che vi propongo è stato scritto dallo storico corrispondente RAI da Londra, Antonio Caprarica, che nel suo Elisabetta. Per sempre regina ci regala, forse, il ritratto definitivo della monarca alla vigilia del suo giubileo di platino, nel 2022, quando verranno festeggiati i suoi 70 anni di regno. La sovrana che ha regnato più a lungo di tanti altri, quella che ha praticamente attraversato un secolo conoscendo e vivendo cambiamenti epocali.
Questo libro può definirsi ben di più di una biografia, un vero e proprio saggio, per le sue approfondite analisi dei momenti storici, del vissuto collettivo della nazione, dello spirito dei tempi che è cambiato in modo tanto profondo in Gran Bretagna. In modo garbato l’autore fa trasparire la sua profonda passione per la storia e le abitudini britanniche di cui è profondo conoscitore.
Il ritratto che viene tratteggiato della regina è di una persona che è stata al passo con i tempi, magari con qualche titubanza iniziale nell’uso degli strumenti tecnologici (la sua incoronazione fu trasmessa in televisione dalla BBC per la prima volta nella storia per volere soprattutto del Principe Filippo) ma consapevole della necessità di non potersi, alla fine, sottrarre.
Elisabetta II ha costruito, nei decenni, una immagine severa ed austera, tutta dedita al lavoro di servire il suo paese irrimediabilmente ridotto a regno dall’Impero dei suoi avi, e i suoi sudditi. Una donna assai diversa dalla ragazza amata e circondata dall’affetto dei genitori, i duchi di York, che non pensavano di diventare regnanti e volevano una famiglia normale e serena per le loro figlie.
Colpisce che questo quadro familiare idilliaco di nascita, corrisponda ad una immagine assai diversa della famiglia della regina e dei suoi figli. Appare poco materna e forse più amorevole con nipoti e pronipoti di quanto non lo sia stata con i suoi stessi figli.
Se appare come una madre con lacune affettive, Elisabetta è, invece, una donna convintamente innamorata del suo “Filippo” duca di Edimburgo e poi Principe consorte (ma solo dopo molti anni), giovane principe di Grecia e Danimarca bellissimo ma squattrinato, la cui storia viene diffusamente approfondita nel libro senza tacere le difficoltà che hanno attraversato la loro storia personale senza per questo mai aver messo in crisi il loro legame.
La confidenza matrimoniale ha reso il loro legame inscindibile dai loro doveri di stato : “The Firm”, la ditta come lui la definisce, viene prima di tutto. E nel sacro impegno di servire il proprio paese, sicuramente la recente scomparsa del Principe consorte ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita della Regina Elisabetta.
La regina (o il re) ha il compito di essere un capo di stato (e capo del Commonwealth che non riunisce solo ex-colonie britanniche) assolutamente neutrale; assolutamente estranea al dibattito politico non vota e non esprime mai pubblicamente una propria opinione.
Ma non manca di esprimere appoggio al suo popolo nei discorsi pubblici che tiene in occasione del Natale (sempre il 25 dicembre alle 15 in diretta sulla BBC), oppure in rare occasioni (solo 5 fino ad ora) come quella della pandemia nel marzo 2020.
Non lesina il suo appoggio a molte iniziative benefiche (che con il tempo ha affidato a figli e nipoti) e anche in tempo di pandemia non ha fatto mancare il suo sostegno al lavoro dei sanitari e a favore della campagna vaccinale.
Scoprite con calma questa bellissima storia lunga quasi cent’anni, dove non si dimenticano i dettagli importanti senza tralasciare le pagine e gli eventi meno piacevoli e i retaggi più oscuri : un libro da non perdere.
“Elisabetta II. Ritratto di Regina” di Paola Calvetti
La seconda biografia è stata pubblicata esattamente due anni prima di quella di Caprarica, da un’altra bravissima giornalista e scrittrice, Paola Calvetti, che ho seguito con molto piacere in questi anni leggendo diversi dei suoi romanzi.
Il suo Elisabetta II. Ritratto di Regina ci regala la storia della monarca inglese attraverso la sua passione per la fotografia e il legame con molti dei più famosi fotografi che nei decenni l’hanno immortalata e ritratta nelle occasioni ufficiali, ma anche momenti di famiglia e di vita personale.
La sovrana è stata appassionata fotografa fin dalla giovinezza, come pure la nuora, la Duchessa di Cambridge, che talvolta condivide scatti familiari dei suoi bambini e che recentemente ha selezionato alcune delle foto più belle ricevute da tutto il regno nell’anno della pandemia per un libro speciale i cui ricavati andranno in beneficenza.
L’autrice riavvolge il nastro della vita di Elisabetta, introducendoci ai grandi fotografi che l’hanno ritratta in modo molto personale trasformando spesso brevi incontri sul set fotografico in foto originali ed uniche, grazie anche al forte senso dell’umorismo della monarca.
In qualche caso il ritratto di Elisabetta II li ha resi famosi mentre altri lo erano già; l’autrice ci regala uno spaccato personale di molti di loro da Cecil Beaton, a Lord Snowdon (marito della principessa Margaret sorella della regina) ad Annie Leibovitz, passando per molti altri.
Sappiamo delle passioni di Elisabetta II per cani e cavalli che l’hanno accompagnata per tutta la vita, che probabilmente l’hanno aiutata ad alleviare il peso dei suoi impegni ufficiali. Scopriamo anche che la si può considerare una donna dal gusto impeccabile anche se non segue i dettami delle mode; è diventata lei stessa una icona di stile, per la sua immutabilità che la rende riconoscibile ovunque. Proprio perché sia sempre visibile sceglie colori forti e sempre, attentamente selezionati per ogni occasione. Ogni giornata, scandita da appuntamenti fissi, prevede diversi cambi d’abito abbinati a scarpe e borse.
La regina lascia un esempio forte di abile comunicatrice, ed ha saputo tenere alto, anche nei momenti più difficili, il destino della monarchia; ogni sua immagine (che serva per un francobollo o per un’altra occasione) come ogni apparizione televisiva (ma anche radiofonica come fece da adolescente per sostenere i bambini durante la guerra) “parla” molto più di tante parole.
Non ha mai rilasciato interviste, tranne nell’unico caso del documentario per il 65° anniversario dell’incoronazione, nel quale ha commentato i dettagli della cerimonia insieme a quelli dei gioielli (dalla Corona allo scettro) che resero questo evento indimenticabile.
Anche in questo secondo libro non andate alla ricerca di gossip, scandali o segreti inconfessabili; la storia di Elisabetta II Regina del Regno Unito racchiude molti pezzi della storia del nostro passato più recente ma anche del nostro presente.